Un viaggio pittorico tra realtà e finzione
La mostra “Vertigini all’imbrunire”, in programma presso i Musei Civici di Pesaro dal 2 novembre 2023, offre un’immersione nel mondo pittorico di Claudio Di Carlo. Curata da Lorenzo Canova e Francesca Pietracci, l’esposizione propone una selezione di opere realizzate tra il 2007 e il 2024, che rappresentano una sintesi del percorso artistico dell’artista.
La mostra si presenta come un viaggio, un percorso attraverso nove opere ad olio e foglia d’oro su tela, che si snoda a partire da “Già la luna è in mezzo al mare”, un’opera dedicata a Rossini donata da Di Carlo a Pesaro nel 2018. Il percorso espositivo si articola in capitoli, scanditi dalla presenza di figure umane, dettagli e situazioni che si fondono in un’atmosfera indefinita, un’ambientazione crepuscolare che suscita vertigine, stupore e spaesamento.
L’artista, attraverso la sua pittura, intreccia realtà e finzione, creando scene improbabili che si muovono su un confine labile tra i due mondi. Ogni opera è un’enigmatica metafora, un invito a decifrare il linguaggio pittorico di Di Carlo e ad immergersi nelle sue narrazioni indecifrabili.
Temi e stile di Di Carlo
Le opere di Claudio Di Carlo affrontano una pluralità di tematiche, dalla politica alla società, dalla psicologia alle emozioni. L’artista, con la sua raffinatezza e il suo realismo, suscita nel fruitore un’ampia gamma di sensazioni, dal piacere all’allarme.
Le figure dipinte, che si ritrovano in opere realizzate a distanza di anni, entrano in contrasto con la miseria del mondo e la banalità del quotidiano. La qualità della definizione iconica è intensa, creando un’unione tra luoghi e momenti all’interno dello spazio pittorico. Le storie silenziose che emergono dalle opere raccontano enigmi affascinanti, invitando lo spettatore a scoprire le narrazioni nascoste nel flusso della pittura originale.
Un artista poliedrico
Claudio Di Carlo è un artista proteiforme, la cui vita e la cui arte sono caratterizzate da un’incessante ricerca e sperimentazione. Cresciuto nell’humus dell’anarchismo etico-politico, si è dedicato alla musica underground e al teatro di ricerca, facendo dell’arte la sua vita. La sua è una personalità multi-identitaria e nomade, radicata tra frontiere sensoriali di linguaggi somatici ed esperienziali.
Il suo lavoro di “ricombinazione” ha sempre solcato le forme estetiche della vita quotidiana, le culture spettacolari dei consumi diffusi, per approdare alla concentrazione e al contenimento di una forma, all’integrità di una specifica esperienza sensibile. La sua pittura, pur essendo postmoderna, è realizzata attraverso un lento processo di costruzione e ricostruzione di forme, toni, timbri e luci.
Un’arte che racconta la vita
La mostra “Vertigini all’imbrunire” è un’occasione per conoscere a fondo l’artista Claudio Di Carlo, per immergersi nel suo racconto pittorico e per scoprire la sua vita, la sua persona e la sua arte. Le sue opere, presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, sono seguite con attenzione da diversi critici.
La mostra è un’opportunità per avvicinarsi a un artista che ha fatto della sua arte una forma di vita, un’esplorazione continua di linguaggi e di esperienze, un’espressione di una personalità complessa e multiforme.
Un viaggio nell’inconscio
La mostra “Vertigini all’imbrunire” mi ha colpito per la sua capacità di evocare un’atmosfera indefinita, un’ambientazione crepuscolare che suscita un senso di vertigine e di smarrimento. Le opere di Di Carlo sembrano invitarci a un viaggio nell’inconscio, a un’esplorazione delle profondità della psiche umana, dove realtà e finzione si fondono in un’unica dimensione. L’artista, con la sua raffinatezza e il suo realismo, ci spinge a riflettere sulla complessità della vita e sulle sue contraddizioni, sulle nostre emozioni e sui nostri desideri più profondi.