Un simbolo di rinascita dopo il disastro
A Milano, in via Antonini, è stata posata la prima pietra per la Torre Seta, la nuova torre che sorgerà al posto della struttura distrutta da un devastante incendio il 29 agosto 2021. L’incendio, che ha costretto oltre 80 famiglie a lasciare le proprie case, ha lasciato un segno profondo nella comunità, ma la posa della prima pietra rappresenta un simbolo di rinascita e di speranza per il futuro. I lavori di ricostruzione, che si concluderanno entro circa 600 giorni, ovvero poco meno di due anni, avranno un costo di 20 milioni di euro. Il progetto, che punta a garantire la sicurezza e la sostenibilità, è stato affidato allo Studio Marco Piva, che ha ideato un concept ispirato al nastro di seta, una linea architettonica che avvolge il corpo centrale dell’edificio risparmiato dalle fiamme.
Sicurezza e sostenibilità al primo posto
La sicurezza è stata la priorità assoluta nel progetto di ricostruzione. I materiali utilizzati per la nuova torre saranno in classe di reazione al fuoco, quindi non combustibili. Il sistema di isolamento termico sarà realizzato in lana di vetro, mentre la facciata sarà in alluminio presso piegato verniciato a polvere, completamente riciclabile. La scelta dei materiali ignifughi è stata dettata dalla tragica esperienza dell’incendio precedente, che ha rivelato la pericolosità dei materiali utilizzati per la facciata della vecchia Torre dei Moro. L’incendio si è propagato rapidamente a causa della non ignifugabilità dei materiali, un fattore che ha contribuito alla gravità del disastro.
Un progetto di rigenerazione urbana
La ricostruzione della Torre Seta rappresenta un importante progetto di rigenerazione urbana, che mira a restituire alla comunità un luogo sicuro e sostenibile. Il progetto, che si basa su un’attenta analisi delle cause dell’incendio, punta a prevenire simili tragedie in futuro. Mirko Berti, inquilino e portavoce del Comitato Rinascita Antonini, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per la sicurezza e la rigenerazione urbana. “È un progetto per evitare che non ricapiti più una cosa del genere – ha detto Berti – soprattutto per i materiali che saranno usati. È un grande lavoro di rigenerazione urbana e di sicurezza.”
Un momento di speranza e di collaborazione
La posa della prima pietra è stata un momento di speranza e di collaborazione tra le istituzioni e la comunità. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il governatore lombardo Attilio Fontana e il prefetto della città Claudio Sgaraglia. Il sindaco Sala ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza sulle responsabilità dell’incendio: “Nessun giustizialismo – ha detto il sindaco – ma vogliamo la verità sulle responsabilità e su quello che è successo.”. Il governatore Fontana, invece, ha definito la giornata “una bella giornata in cui si può festeggiare la collaborazione che c’è stata e la capacità di fare squadra.”
La ricostruzione come simbolo di resilienza
La ricostruzione della Torre Seta rappresenta un simbolo di resilienza per la comunità di via Antonini. L’incendio ha lasciato un segno profondo, ma la posa della prima pietra dimostra la capacità di reagire e di ricostruire. La scelta di materiali ignifughi e riciclabili dimostra la volontà di imparare dagli errori del passato e di costruire un futuro più sicuro e sostenibile.