L’Italia conquista un oro, due argenti e un bronzo
L’Italia del ciclismo su pista ha concluso i Mondiali di Ballerup con un bottino di un oro, due argenti e un bronzo. Il momento clou è stato l’oro di Jonathan Milan nell’Inseguimento, che ha confermato la sua leadership in questa specialità e ha dimostrato la continuità del lavoro dello staff della nazionale guidata da Marco Villa.
Elia Viviani si è aggiudicato l’argento nella corsa ad Eliminazione, una medaglia che lo soddisfa: “Sono contento. Nelle ultime quattro edizioni mondiali in questa specialità ho vinto due volte, un bronzo e oggi questa medaglia – sottolinea Viviani -. Ho corso avanti, forse spendendo più del dovuto, perché sono rimasto scottato della penalizzazione in occasione delle Olimpiadi. Potevo fare meglio nell’ultimo sprint. La testa c’era, le gambe un po’ meno. Il pubblico conta e i danesi hanno fatto le cose per bene in questa edizione, arrivando pronti. Anche noi, nonostante la stagione impegnativa, abbiamo dimostrato di onorare questo appuntamento”.
Il bronzo è arrivato dal quartetto femminile, che ha dimostrato di essere una squadra competitiva e di avere un futuro promettente.
L’eredità di Filippo Ganna
Il titolo di Jonathan Milan nell’Inseguimento è un’ulteriore conferma della sua crescita come atleta e della sua capacità di raccogliere l’eredità di Filippo Ganna, sei volte campione del mondo in questa specialità. A 24 anni, Milan è già un atleta di alto livello e un punto di riferimento per la nuova generazione di ciclisti italiani.
Il presidente della Fci Cordiano Dagnoni ha sottolineato l’importanza di questo successo: “In questi anni abbiamo realizzato qualcosa di straordinario – sottolinea -, consegnando allo sport italiano un settore modello per il resto del mondo e che ha ancora tanto da regalare. Qui in Danimarca abbiamo visto che dietro gli attuali campioni scalpitano ragazzi pronti a prenderne l’eredità”.
Un futuro promettente
Il Mondiale di Ballerup è stato interpretato come il primo passo di un percorso che porterà alla Olimpiade di Los Angeles. Il gruppo di giovani atleti che Villa ha portato in Danimarca ha dimostrato di avere un grande potenziale e di essere pronto a competere ai massimi livelli.
Il presidente Dagnoni ha sottolineato la necessità di investire in strutture per favorire il ciclismo di base e per l’alto livello: “Abbiamo bisogno di strutture, per favorire il ciclismo di base e per l’alto livello. A breve avremo importanti novità: il nostro lavoro non è ancora concluso”.
Il futuro del ciclismo italiano
Il bilancio del Mondiale di Ballerup è sicuramente positivo. L’Italia ha dimostrato di avere un gruppo di atleti di alto livello e un futuro promettente. Tuttavia, è importante continuare a investire in strutture e in giovani talenti per garantire la continuità di questo successo. Il ciclismo italiano ha bisogno di un supporto costante per poter competere ai massimi livelli e per poter continuare a regalare emozioni ai tifosi.