Un omaggio al mito di Arianna
La regista Erika Rombaldoni, già affermata danzatrice e coreografa, si cimenta per la prima volta nella regia con “Arianna”, un cortometraggio che fonde danza, recitazione e installazione, e che si ispira al mito di Arianna narrato da Ovidio nelle sue Eroidi. Il film, che sarà proiettato e premiato il 26 ottobre al cinema Masetti di Fano in occasione della 37/a edizione del Festival del Cinema, si aggiudica il premio per il miglior film d’autore marchigiano. “Attraverso il mito di Arianna, nella versione che ce ne dà Ovidio nelle sue Eroidi, si rappresenta lo straziante ricordo di gioiose speranze distrutte, l’illusione del ritorno dell’amato, il rimprovero per aver creduto a vane promesse”, spiega la regista. “Il mito si offre così sul grande schermo per rappresentare l’individuo con tutte le sue tragedie in una sublimazione del dolore.”
Un connubio di arti e talento marchigiano
“Arianna” è un’opera che celebra il talento marchigiano, con la colonna sonora composta da Alessandro Petrolati, altra eccellenza della regione. Il cortometraggio rappresenta un’esplorazione innovativa del linguaggio cinematografico, unendo la danza, la recitazione e l’installazione in un’unica e potente narrazione. La scelta di un mito classico come quello di Arianna, simbolo di abbandono e dolore, ma anche di speranza e rinascita, conferisce al film una profondità e una universalità che lo rendono capace di toccare corde profonde nel pubblico.
Un successo che si estende oltre Fano
Prima di ricevere il premio a Fano, Erika Rombaldoni sarà presente a Roma per la prima mondiale del film “The Opera!” in occasione della Festa del Cinema. In questo progetto, la regista ha lavorato alle coreografie al fianco di Daniel Ezralow, un’ulteriore conferma della sua versatilità e del suo talento nel campo della danza e del cinema. Il successo di “Arianna” al Festival del Cinema di Fano è solo l’inizio di una brillante carriera per Erika Rombaldoni, una giovane artista che si conferma come una delle figure più promettenti del panorama culturale marchigiano.
Un’interpretazione contemporanea del mito
“Arianna” si presenta come un’interpretazione contemporanea del mito, che trascende i confini temporali e culturali per parlare al cuore di ogni spettatore. Il film non si limita a riproporre la storia di Arianna, ma la rielabora in chiave personale, offrendo una riflessione profonda sul tema del dolore, della perdita e della speranza. La scelta di unire la danza, la recitazione e l’installazione crea un linguaggio visivo ricco e suggestivo, che cattura l’attenzione e coinvolge lo spettatore in un viaggio emotivo.