Un percorso di indipendenza e passione
Achille Lauro, giudice di X Factor, si è raccontato a Radio2 Social Club con Luca Barbarossa ed Ema Stokholma, ripercorrendo la sua carriera dagli esordi fino ai progetti attuali. L’artista romano ha sottolineato la sua forte determinazione e il suo spirito indipendente: “Sono romano e ho l’arte dell’arrangiarsi. Ho pagato io il mio primo concerto, ho organizzato tutto io, ho preso i ricavi, messo le persone in cassa, chiamato gli ospiti e ho pagato tutti. Fortunatamente sono riuscito a prendere la strada giusta”.
“Amore disperato”: un ritorno alle origini
Lauro ha poi parlato della sua visione della musica e del suo nuovo singolo “Amore disperato”: “Sono cresciuto nel mondo del cantautorato italiano e questa canzone mi ha coinvolto tanto perché è sincera”.
Le critiche e il Festival di Sanremo
L’artista ha affrontato anche il tema delle critiche ricevute per le sue scelte artistiche, confessando: “La cosa peggiore che mi hanno detto? Quando i miei progetti vengono scambiati per prodotti di marketing. Anche in tutte le cose che ho fatto a Sanremo c’erano dietro dieci diverse chiavi di lettura. A Sanremo sicuramente mi sono piazzato l’esplosivo addosso, volevo fare il mio spettacolo, il nostro concerto all’interno di un format televisivo”.Riguardo al Festival, Lauro ha raccontato un aneddoto divertente: “Durante l’ultimo Sanremo ero a Los Angeles e l’ho guardato insieme a Vasco Rossi. Dopo anni di Festival in cui eravamo immersi, vederlo a mezzogiorno è stato assurdo. Ci siamo fatti belle risate”.
Un rapporto di amicizia con i colleghi di X Factor
Infine, Lauro ha parlato della sua esperienza come giudice di X Factor: “Con i colleghi viviamo la cosa veramente come degli amici e anche un po’ al servizio dei ragazzi perché sappiamo esattamente a cosa stanno andando incontro questi giovani”.
L’evoluzione di un artista
Le parole di Achille Lauro rivelano un artista che ha saputo costruire la propria carriera con determinazione e indipendenza, mantenendo al contempo un profondo rispetto per le sue radici musicali. La sua capacità di sperimentare e di spingersi oltre i confini del convenzionale, pur rimanendo fedele a sé stesso, lo rende una figura interessante e stimolante nel panorama musicale italiano.