Un Festival dedicato al teatro nel teatro
Il Wexford Festival Opera, considerato tra i più importanti festival operistici al mondo, si appresta ad aprire le sue porte per la sua 73esima edizione, dal 18 ottobre al 2 novembre, nella città irlandese della costa sudorientale. La direttrice artistica Rosetta Cucchi ha scelto come tema centrale di quest’anno “il teatro nel teatro”, un fil rouge che unisce tre opere principali che indagano non solo ciò che si vede in scena, ma anche quello che si cela dietro il sipario.
“L’obiettivo è riconquistare e far conoscere opere che nel tempo sono state dimenticate, non sempre a ragione”, spiega Cucchi. “Talvolta si scoprono gioielli che nessuno avrebbe immaginato di mettere in scena. Ho voluto dare al pubblico la possibilità di guardare oltre il sipario, dove tutto può accadere, con un tocco di leggerezza.”
Tre opere per esplorare il dietro le quinte
Il festival si apre con “Le Maschere” di Pietro Mascagni, un’opera del 1901 che riprende il tema della commedia dell’arte, poco rappresentata in Italia e una vera rarità per l’Irlanda. L’opera mostra Pantalone, Arlecchino e Colombina che si spogliano delle loro maschere per creare una storia vera. La direzione musicale è affidata a Francesco Cilluffo e la regia a Stefano Ricci.
La seconda opera in cartellone è “The Critic”, del 1916, di Charles Villiers Stanford, mai rappresentata in tempi moderni. L’opera racconta la storia di un librettista, un compositore e un critico che massacrano l’ultima prova di uno spettacolo serio trasformandola in un’opera buffa. La regia è dell’irlandese Conor Hanratty, che ha scelto di capovolgere la prospettiva della messinscena immaginando che il pubblico osservi lo spettacolo dal punto di vista delle quinte. La direzione musicale è affidata a Ciarán McAuley.
La terza proposta è “Le convenienze ed inconvenienze teatrali” di Gaetano Donizetti, un’opera conosciuta in Italia ma del tutto sconosciuta all’estero. L’opera racconta la storia di una compagnia teatrale di seconda classe che vorrebbe mettere in scena uno spettacolo ma non riesce nell’intento per invidie e gelosie. La direzione musicale è affidata alla giovane direttrice d’orchestra italiana Danila Grassi, la regia a Orpha Phelan. L’opera sarà ambientata in una palestra e avrà tra i protagonisti il personaggio di Mamma Agata, interpretato dal basso-baritono italiano Paolo Bordogna.
Un festival per tutti i gusti
Il Wexford Festival Opera non si limita alle tre opere principali. Il programma prevede anche una serie di eventi collaterali, come le Pocket Opera, con opere come “Puccini: man of the theatre” di William Niall Morris e “Lady Gregory in America” di Alberto Caruso, entrambe “opere tascabili” con regia affidata a giovani artisti internazionali emergenti.
Il festival ospita anche l’Opera Factory, che offre a giovani musicisti irlandesi sostegno per la loro futura carriera, con la rappresentazione de “I Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo.
Oltre alle opere, il programma include anche concerti di gala, Lunchtime Recitals, concerti corali e molto altro ancora. Un festival ricco di proposte per tutti i gusti, che offre al pubblico la possibilità di immergersi nel mondo dell’opera e di scoprire capolavori dimenticati.
Un’occasione per riscoprire il valore dell’opera
“A Wexford non si sentiranno mai Traviata, Rigoletto o Trovatore”, sottolinea Cucchi, “ma si possono ascoltare opere mai viste di grande valore artistico e storico che meritano di essere messe in scena accanto ai grandi titoli di repertorio.”
Il Wexford Festival Opera è un’occasione unica per riscoprire il valore dell’opera e per scoprire nuovi talenti. Un festival che celebra il teatro nel teatro, un viaggio alla scoperta di capolavori dimenticati e di nuove promesse del mondo dell’opera.
Un’esperienza culturale unica
Il Wexford Festival Opera è un’esperienza culturale unica che offre al pubblico la possibilità di immergersi in un mondo di musica, teatro e arte. La scelta di mettere in scena opere rare e poco conosciute è un segno di coraggio e di apertura mentale, che invita il pubblico a guardare oltre i confini del repertorio tradizionale. La varietà di eventi proposti, dalle opere principali ai concerti e ai recital, garantisce un’esperienza completa e coinvolgente per tutti i gusti. Il festival è anche un’occasione per scoprire nuovi talenti e per sostenere la crescita di giovani artisti.