L’aggressione e l’intervento della figlia
Un romeno di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri di Romano d’Ezzelino (VI) per tentato omicidio aggravato e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie. L’intervento è stato effettuato in collaborazione con i colleghi di Lusiana (VI) e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bassano del Grappa.
Secondo la ricostruzione dei fatti, l’uomo, in stato di alterazione dovuto all’assunzione di alcol, ha aggredito la moglie durante una lite. L’ha spinta sul balcone della casa, l’ha afferrata per il collo con entrambe le mani e ha tentato di spingerla oltre la ringhiera. La vittima ha reagito aggrappandosi alla balaustra, per poi accovacciarsi e fare perno con il ginocchio sulle barre del parapetto, mentre l’uomo continuava a stringerle il collo cercando di farla rialzare per gettarla nel vuoto.
La figlia 15enne della coppia, svegliata dal trambusto, è intervenuta cercando di calmare il padre. Alla vista della figlia, l’uomo si è fermato e ha lasciato la moglie, uscendo di casa. È rincasato poco dopo, ma al suo ritorno ha trovato i carabinieri già sul posto, chiamati dalla figlia.
L’arresto e le conseguenze
Dopo un’iniziale ostilità, l’uomo si è calmato e ha seguito gli investigatori in caserma. La moglie è stata portata in ospedale, dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 5 giorni.
Il 39enne è stato arrestato e, su disposizione del pm di turno, portato in carcere.
La violenza domestica e la necessità di intervento
Questo episodio di violenza domestica è un triste esempio di quanto la violenza possa essere presente in ogni contesto sociale. La tempestività dell’intervento dei carabinieri e la coraggio della figlia hanno impedito una tragedia. È fondamentale che le vittime di violenza domestica si sentano supportate e che ci siano risorse disponibili per aiutarle a uscire da situazioni pericolose. La prevenzione e l’intervento tempestivo sono cruciali per contrastare la violenza domestica e proteggere le vittime.