L’economia italiana in stallo
L’inizio dell’autunno non ha portato buone notizie per l’economia italiana. Secondo l’analisi congiunturale di ottobre di Confcommercio, l’economia nazionale, pur presentando alcuni spunti di vivacità, sembra essere tornata a crescere a ritmi molto modesti. Questo scenario, seppur non prefigurando una vera e propria stagnazione, non può essere considerato una crescita solida.
La revisione dei conti nazionali e dei più recenti profili trimestrali non ha contribuito a chiarire il quadro congiunturale. Le stime effettuate con i nuovi dati e le informazioni in alta frequenza indicano una crescita moderata del +0,3% nel terzo trimestre, rivedendo al rialzo la precedente valutazione di stagnazione.
Nonostante la crescita, persiste una forte sensazione di fragilità del quadro economico. Il circuito redditi-fiducia-consumi appare gravemente inceppato.
Dati economici e andamento dei consumi
Tra i dati emersi, il Pil ha registrato un aumento dello 0,2% a ottobre, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,1% a settembre. In particolare, i trasporti aerei hanno registrato un forte incremento (+11,6%), seguiti da beni e servizi per la comunicazione (+5,9%) ed elettrodomestici (+4,1%). Al contrario, i settori mobili e arredamento (-4,6%) e automotive (-4%) hanno subito un calo.
Il rallentamento del turismo, soprattutto nella componente interna, si conferma. L’obiettivo di crescita dell’1% per l’anno in corso appare difficile da raggiungere.
L’inflazione e il costo del denaro
L’inflazione, che ha rappresentato la principale preoccupazione negli ultimi anni, sembra essere tornata ai livelli pre-pandemici. Confcommercio stima una variazione congiunturale nulla a ottobre e dello 0,9% nel confronto annuo. Questo modesto aumento non modifica le previsioni di una crescita dei prezzi prossima all’1% nel 2024.
Se l’andamento dell’inflazione, unitamente all’occupazione e alle retribuzioni, potrebbe rappresentare un fattore di ripresa dei consumi, non va dimenticato che il persistente costo del denaro elevato, in assenza di una politica monetaria più incisiva da parte della BCE, continua a frenare le scelte delle famiglie e le decisioni di investimento delle imprese.
Un’economia in bilico
L’analisi di Confcommercio evidenzia un’economia italiana in bilico. La crescita modesta e la fragilità del quadro congiunturale suggeriscono che il percorso di ripresa è ancora incerto. Il costo del denaro elevato rappresenta un ostacolo significativo per le famiglie e le imprese, e la mancanza di una politica monetaria più decisa da parte della BCE non aiuta a creare un clima di fiducia e di investimento. Sarà fondamentale monitorare l’andamento dell’economia nei prossimi mesi per valutare se la crescita moderata si trasformerà in una ripresa più solida.