Le aspettative di inflazione nell’Eurozona si attestano al 2,4% per il 2024, con un calo previsto nei prossimi anni
atlante
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Inflazione in calo nell’Eurozona
Un recente sondaggio condotto dalla Banca Centrale Europea (Bce) tra gli operatori esperti di previsioni ha rivelato che le attese di inflazione nell’Eurozona sono al 2,4% per il 2024. Si prevede un calo a 1,9% per il 2025 e il 2026. Le stime sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al sondaggio precedente, ad eccezione di una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali per il 2025, attribuita principalmente alle aspettative di un calo dei prezzi del petrolio. Le stime per il lungo termine, ovvero per il 2029, rimangono al 2,0%.
Aspettative di crescita economica stabili
Le aspettative di crescita economica sono rimaste sostanzialmente invariate. Gli intervistati si aspettano una crescita del PIL in termini reali dello 0,7% nel 2024, dell’1,2% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026. Le aspettative per il 2025 sono state riviste al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alla precedente indagine, principalmente a causa del trascinamento di una crescita più debole delle attese nella seconda metà del 2024. Il profilo di crescita trimestrale atteso in seguito è rimasto sostanzialmente invariato. Le aspettative di crescita a lungo termine sono rimaste invariate all’1,3%.
Mercato del lavoro: stabilità e prospettive positive
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il sondaggio della Bce indica che le aspettative sul tasso di disoccupazione restano invariate, in media del 6,5% nel 2024 e nel 2025. Si prevede un calo al 6,4% nel 2026 e nel lungo termine.
Un quadro complesso e sfumato
Sebbene le attese di inflazione siano in calo, è importante ricordare che la situazione economica globale è ancora complessa e soggetta a numerosi fattori di incertezza. La guerra in Ucraina, le tensioni geopolitiche e le interruzioni delle catene di approvvigionamento continuano a influenzare l’economia globale e potrebbero portare a ulteriori shock. È quindi fondamentale monitorare attentamente l’andamento dell’inflazione e dell’economia in generale, e adattare le politiche economiche in modo flessibile e tempestivo per affrontare le sfide che si presentano.
