Un viaggio nel mondo di Puccini con Topolino
“Raggiungere Puccini bambino insieme a Topolino è stato un viaggio straordinario. Eppure, una volta partiti, mi è sembrato del tutto naturale. Forse perché anche noi adulti portiamo dentro il bambino che siamo stati”, scrive Andrea Bocelli nella prefazione a “PaperPuccini”, un racconto inedito illustrato accompagnato da tre storie a fumetti di repertorio dedicate alle opere pucciniane in occasione dei 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini, pubblicato da Giunti con Disney Libri.
Bocelli, che festeggia i suoi primi 30 anni di carriera, diventa co-protagonista nel libro nelle vesti disneyane di Andrea Vocelli. La prefazione, in cui Bocelli racconta il suo legame con Puccini, è un’occasione per riflettere sull’importanza della musica nella sua vita e sul potere universale dell’opera lirica.
Un gigante della musica
“Puccini sta alla musica, come Michelangelo sta all’arte figurativa, come Dante Alighieri sta alla letteratura”, afferma Bocelli, descrivendo il suo rapporto speciale con il grande compositore. “Mi lega a lui un rapporto speciale e antico: è un gigante che ho imparato ad amare fin da bambino. Alla sua musica, al suo genio, devo alcune tra le più grandi e sane esaltazioni mai provate.”
Bocelli sottolinea come la musica di Puccini sia in grado di “muovere vere e proprie tempeste di sentimenti” e di “aiutare ad aprire il cuore e la mente, ad ascoltare la voce della coscienza, educandoci al bene”.
La musica come medicina
Bocelli racconta di come la musica sia stata una vera e propria medicina nella sua infanzia, quando trascorreva lunghi periodi in ospedale. “Mi raccontano che quando ero nella culla, non appena udivo un brano musicale, smettevo di piangere. Nei primissimi anni di vita ho dovuto trascorrere lunghi periodi in ospedale e l’unica vera medicina che riuscisse a distogliermi dalla mia condizione e dalle sofferenze che provavo, raccontano fosse proprio la musica. E presto arrivò Puccini.”
Il suo primo incontro con Puccini è avvenuto con “La Bohème”, che lo ha travolto con la sua bellezza. “Mi ricordo che avevo i calzoni corti quando ascoltai per la prima volta La Bohème. Che gelida manina fu una rivelazione: venni travolto dalla bellezza che il brano riusciva a trasmettermi.”
L’opera lirica: un’arte popolare
Bocelli invita a non pensare all’opera lirica come a un genere elitario e distante dalla contemporaneità. “Quando si parla di lirica, si pensa a volte che quello “classico” sia un repertorio difficile da capire, lontano dalla contemporaneità, adatto a un pubblico colto e maturo.”
Al contrario, afferma Bocelli, “innamorarsi dell’opera in realtà è più semplice di quel che s’immagini. È una forma d’arte popolare, si occupa dei sentimenti e perciò è comunque attuale e assolutamente universale. Non c’è bisogno di competenze specifiche per viverla. L’opera aiuta a conoscere noi stessi, i meccanismi dei rapporti umani.”
Un invito a scoprire la bellezza
Bocelli conclude la sua prefazione con un invito a tutti a scoprire la bellezza dell’opera lirica. “Certo, sta a noi addetti ai lavori fare il primo passo, anche uscendo dai teatri e andando incontro ai giovani, facendo loro capire la forza rivoluzionaria del frequentare e praticare la bellezza.”
E a chi sogna di diventare cantante, Bocelli consiglia di “non farsi intimidire dalle difficoltà”, di “fare, di agire”, di “non darsi per vinto” e di “non smettere di credere nelle proprie potenzialità”.
Un libro per tutti
“PaperPuccini” è un libro che si rivolge a tutti, dai bambini agli adulti, e che offre un’occasione unica per avvicinarsi al mondo di Giacomo Puccini e alla bellezza dell’opera lirica. Il libro è un’iniziativa importante per la diffusione della cultura e per la valorizzazione del patrimonio musicale italiano.
Il potere universale della musica
La prefazione di Andrea Bocelli a “PaperPuccini” è un’occasione per riflettere sul potere universale della musica e sul suo ruolo nella vita di ognuno di noi. La musica, come sottolinea Bocelli, ha il potere di “muovere vere e proprie tempeste di sentimenti” e di “aiutare ad aprire il cuore e la mente”. È un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche, unendo le persone in un’esperienza condivisa di emozioni e bellezza.