Il ritorno di Victoria’s Secret: un nuovo corso per il brand
Dopo cinque anni di assenza, il marchio di lingerie ultra sexy Victoria’s Secret è tornato a sfilare a New York con i suoi “angeli”. Il precedente show, nel 2018, era stato salutato come un addio alle passerelle da parte del brand, attaccato dalle critiche per le sue sfilate di corpi femminili “statuari”, troppo perfetti e promotori di un modello femminile pericoloso per i disturbi alimentari. Ma gli “angeli” che sono tornati per presentare la nuova collezione hanno mostrato molti segnali di cambiamento rispetto al tema dell’inclusione e del body positivity.
In pedana c’erano top di ieri e di oggi: da Irina Shayk a Gigi Hadid e Vittoria Ceretti, da Eva Herzigova a Carla Bruni e Kate Moss, tutte in un look black. In passerella stavolta, si sono viste anche modelle curvy e volti nuovi, all’insegna di una maggiore apertura verso un mondo meno perfetto. La modella curvy Ashley Graham ha sfilato aprendo alla body inclusivity.
Lo scorso maggio, quando il brand ha annunciato il ritorno della sfilata, aveva sottolineato che lo show avrebbe proposto “ciò che siamo oggi oltre al glamour, le ali, la passerella, la musica e lo spettacolo”. A celebrare il ritorno di Victoria, annunciato nei giorni scorsi anche con vari video teaser sui social, la performance sul palco di Cher e l’emissione da parte dell’ente dei trasporti della metropolitana di Nex York di una serie di 50mila card commemorative, disponibili in alcune stazioni, color rosa.
Un nuovo corso per Victoria’s Secret: un focus sull’inclusione e la body positivity
La presenza di modelle curvy e volti nuovi in passerella testimonia l’impegno di Victoria’s Secret verso un messaggio di inclusione e body positivity. Il brand sembra aver recepito le critiche del passato e sta cercando di creare un’immagine più realistica e rappresentativa della diversità femminile. L’inclusione di modelle di diverse taglie e etnie è un passo importante in questa direzione, e dimostra la volontà del brand di adattarsi alle nuove tendenze e alle richieste di un pubblico sempre più consapevole e attento ai temi della diversità e dell’inclusione.
Il ritorno di Victoria’s Secret: un successo per il brand?
Il ritorno di Victoria’s Secret è stato accolto con grande interesse da parte del pubblico e della stampa. La sfilata ha attirato l’attenzione di un pubblico vasto e variegato, e ha suscitato un dibattito sui temi dell’inclusione e della body positivity. Il successo del ritorno di Victoria’s Secret è ancora da valutare, ma il brand sembra aver fatto un passo importante verso una nuova era, più inclusiva e realistica.
La collaborazione con René Caovilla, che ha fornito tutte le calzature per lo show, ha contribuito a rendere l’evento ancora più glamour e raffinato. L’utilizzo di un look black per tutte le modelle ha conferito all’evento un’atmosfera elegante e sofisticata.
Un cambiamento significativo per Victoria’s Secret
Il ritorno di Victoria’s Secret con un messaggio di inclusione e body positivity è un segnale importante per il brand. Questo cambiamento dimostra la volontà del brand di adattarsi alle nuove tendenze e alle richieste di un pubblico sempre più consapevole e attento ai temi della diversità e dell’inclusione.
Sarà interessante vedere come il brand continuerà a sviluppare questo nuovo corso e se riuscirà a mantenere la promessa di un’immagine più realistica e rappresentativa della diversità femminile.