Un allarme per il futuro: le guerre e la ferocia umana
Susanna Tamaro, in occasione dell’inaugurazione della Buchmesse di Francoforte 2024, con l’Italia come Paese Ospite d’Onore, ha espresso un’allarmante considerazione sul momento storico che stiamo vivendo. La scrittrice ha definito il presente come “un crinale della storia pericolosissimo”, in cui le guerre, che si pensava dovessero scomparire con l’avvento del nuovo millennio, si sono moltiplicate e sono diventate “le solite folli, sanguinarie e atroci guerre di sempre”.
Tamaro ha ripreso la celebre frase di Dante Alighieri, “l’aiola che ci fa tanto feroci”, per descrivere la natura umana e la sua tendenza alla violenza. La scrittrice ha sottolineato come la ferocia non solo non sia diminuita, ma si sia anzi “moltiplicata attraverso tecnologie sempre più sofisticate”.
Svevo e la profezia di un secolo fa
Per descrivere questa situazione di profonda crisi, Tamaro ha fatto riferimento a Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz, e alla sua opera “La Coscienza di Zeno”. La scrittrice ha definito Svevo uno scrittore “con lo spirito profetico che spesso appartiene agli scrittori”, in grado di prevedere, un secolo fa, la situazione attuale.
Secondo Tamaro, Svevo ha saputo descrivere con lucidità la natura umana e la sua tendenza alla violenza, anticipando la situazione di conflitto e di incertezza che stiamo vivendo oggi.
Il ruolo dello scrittore come combattente contro i demoni
Nel suo discorso, Susanna Tamaro ha sottolineato il ruolo fondamentale dello scrittore nella società. Secondo la scrittrice, uno scrittore è “una persona capace di lottare senza tregua contro i demoni”, di “sperare, anche nei momenti di buio più intenso, che in qualche punto dell’abisso scaturisca la luce”.
Le parole dello scrittore, ha affermato Tamaro, hanno il potere di “illuminare le menti e i cuori di chi legge”, offrendo una prospettiva di speranza e di cambiamento in un mondo spesso segnato dalla violenza e dall’incertezza.
Un messaggio di speranza e di impegno
Le parole di Susanna Tamaro ci invitano a riflettere sulla complessità del presente e sulla necessità di un impegno costante per costruire un futuro di pace e di giustizia. La scrittrice, con la sua profonda conoscenza della letteratura e della storia, ci ricorda il ruolo fondamentale della cultura e della parola come strumenti di lotta contro la violenza e di speranza per il futuro.