Sequestro di crediti fittizi per il Bonus Facciate
La Guardia di Finanza di Thiene (Vicenza) ha eseguito un sequestro preventivo “impeditivo” di crediti d’imposta per oltre 10 milioni di euro nell’ambito di un’indagine contro soggetti detentori di crediti d’imposta fittizi legati al “Bonus facciate 90%”.
Il sequestro riguarda i crediti d’imposta ritenuti fittizi detenuti da 32 imprese e persone fisiche nelle province di Firenze, Bologna, Venezia, Roma, Milano, Pistoia, Pisa, Modena, Padova e Ravenna.
Indagine sul fallimento di una società e la cessione di crediti fittizi
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, riguardano il fallimento di una società a responsabilità limitata con sede fino all’ottobre 2019 in provincia di Firenze, successivamente trasferita e dichiarata ancora fallita in provincia di Vicenza.
È emerso che il legale rappresentante, a ottobre e novembre 2021, ha ceduto alla Srl, pochi giorni prima del fallimento, i crediti d’imposta per oltre 10 milioni legati al bonus.
In seguito, la Srl ha ceduto i crediti a nove imprese, di cui cinque evasori totali o coinvolte in indagini per reati finanziari, le quali hanno effettuato ulteriori e numerose cessioni a vari soggetti economici nel Centro-Nord Italia.
Crediti fittizi generati con false attestazioni di lavori
Dalle indagini è emerso che quei crediti erano stati generati e ceduti attestando falsamente sulla piattaforma web messa dell’Agenzia delle Entrate, l’esecuzione di lavori di ristrutturazione su 67 immobili situati a Parma, Rosolina (Rovigo) ed Eraclea (Venezia), identificati con dati catastali progressivi, quindi improbabili e non presenti tranne uno nella banca dati delle unità immobiliari nazionali.
Non risultano poi emesse, nei confronti del primo “cedente”, fatture per gli interventi di recupero o restauro delle facciate di edifici che nemmeno possedeva o di cui era locatario.
La frode del Bonus Facciate e le implicazioni per la fiducia nel sistema
Questa vicenda evidenzia come l’abuso di incentivi fiscali come il Bonus Facciate possa generare un mercato parallelo di crediti fittizi, con gravi conseguenze per l’erario e per la fiducia nel sistema. La complessità del meccanismo di cessione dei crediti d’imposta, unita alla mancanza di controlli adeguati, ha facilitato l’azione dei fraudolenti. È necessario rafforzare i controlli e le misure di prevenzione per contrastare questo tipo di frodi e garantire la corretta erogazione degli incentivi fiscali.