La difesa della scrittura a mano e della lettura su carta
Un nuovo Intergruppo parlamentare si batte per la difesa della scrittura a mano e della lettura su carta, sostenendo che queste pratiche, fondamentali per lo sviluppo del cervello, non devono essere soppiantate dal digitale. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi, nasce grazie all’impegno della senatrice Lavinia Mennuni e vede la partecipazione di esperti come il neuroscienziato Antonio Suppa, la grafologa Valeria Angelini, il linguista e presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille, e la giornalista Annalisa Terranova.
Il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi e direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale, Andrea Cangini, ha sottolineato l’importanza di queste abitudini per lo sviluppo dell’emisfero sinistro del cervello, quello che presiede al pensiero logico-lineare. “Perdere queste abitudini significherebbe indebolire le capacità mentali dei più giovani”, ha affermato Cangini.
La senatrice Mennuni ha espresso la sua soddisfazione per l’iter del disegno di legge bipartisan sulla tutela dei minori nella dimensione digitale, ritenendo che l’intergruppo possa contribuire a promuovere la scrittura a mano e la lettura su carta, soprattutto tra i giovani.
“La Crusca ha aderito con molto piacere perché è convinta da tempo dell’importanza della scrittura a mano”, ha detto il professor D’Achille, ricordando che già nel 2014 il neurolinguista Guido Gainotti aveva sostenuto la necessità di apprendere la scrittura a mano in corsivo prima del passaggio al digitale, citando l’esempio della Silicon Valley dove l’uso del cellulare è vietato ai ragazzi fino all’età di 11-12 anni.
L’intergruppo parlamentare è composto da parlamentari di diversi partiti politici, tra cui Enzo Amich, Alessandro Amorese, Alberto Bagnai, Simona Malpezzi, Gianni Berrino, Stefano Candiani, Anna Maria Madia, Roberto Menia, Vita Maria Nocco, Cinzia Pellegrino, Sergio Rastrelli, Marco Scurria, Sandro Sisler, Luigi Spagnolli, Francesco Verducci, Mario Occhiuto, Adriano Paroli, Daniela Sbrollini, Valentina Grippo.
Il ruolo del digitale nell’istruzione
L’intergruppo si pone l’obiettivo di promuovere un uso consapevole e responsabile del digitale nel sistema scolastico, evitando l’abuso e garantendo che non soppiantati le abitudini tradizionali della scrittura a mano e della lettura su carta. Il digitale, pur rappresentando uno strumento di innovazione, non deve essere considerato come l’unica soluzione per l’apprendimento.
L’intergruppo intende promuovere una riflessione critica sul ruolo del digitale nell’istruzione, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e tradizione culturale.
L’importanza della scrittura a mano e della lettura su carta
La scrittura a mano e la lettura su carta sono attività che coinvolgono diversi processi cognitivi, contribuendo allo sviluppo del cervello in modo completo. La scrittura a mano, in particolare, favorisce la memoria, la concentrazione, la creatività e la capacità di analisi. La lettura su carta, invece, stimola la comprensione del testo, la capacità di concentrazione e la memoria a lungo termine.
L’intergruppo sostiene che la scrittura a mano e la lettura su carta non devono essere considerate come attività obsolete, ma come strumenti preziosi per lo sviluppo cognitivo e culturale dei giovani.
Riflessioni sull’intergruppo
L’iniziativa dell’intergruppo parlamentare è lodevole e dimostra una crescente consapevolezza dell’importanza della scrittura a mano e della lettura su carta in un’epoca dominata dal digitale. È fondamentale che il dibattito si concentri non solo sull’aspetto cognitivo, ma anche sull’aspetto culturale e sociale di queste pratiche. La scrittura a mano e la lettura su carta rappresentano un patrimonio culturale che va preservato e valorizzato, non solo per le loro ricadute cognitive, ma anche per il loro valore estetico e simbolico.
È importante che l’intergruppo si impegni a promuovere iniziative concrete per la diffusione della scrittura a mano e della lettura su carta nelle scuole e nelle famiglie, coinvolgendo insegnanti, genitori e studenti in un percorso di riscoperta di queste pratiche tradizionali.