Un inizio fulminante, poi il crollo
L’Olimpia Milano ha iniziato la partita con un’intensità e una determinazione mai viste finora in questa stagione. Nel primo tempo, la squadra di coach Messina ha dominato il campo, con Bolmaro in regia, Mirotic a comandare l’attacco e Shields e LeDay a finalizzare con efficacia. Il vantaggio era di ben 27 punti al 26′ (60-33) e di 18 al 30′, con la sensazione che la partita fosse già in cassaforte. Ma nel terzo quarto, è come se un’ombra si fosse abbattuta sull’Olimpia. Il gioco è diventato incerto, le palle perse sono aumentate e l’energia sembrava svanita. Lo Zalgiris, guidato da un ispirato Francisco, ha iniziato a macinare punti, riducendo il gap e preparando il terreno per la rimonta finale.
Il finale rocambolesco e la maledizione lituana
Nel quarto quarto, lo Zalgiris ha completato la sua incredibile rimonta, trascinato da un Francisco inarrestabile (12 punti nell’ultimo periodo) e da un Giedratis in stato di grazia (21 punti totali). L’Olimpia ha perso lucidità e sicurezza, concedendo 50 punti negli ultimi 15′ di gioco. Il finale è stato rocambolesco, con Messina che si è infuriato con gli arbitri per alcune decisioni contestate. Lo Zalgiris ha pareggiato a quota 81 e ha sorpassato con due liberi di Butkevicious a 34” dalla sirena. Bolmaro ha segnato 1/2 ai liberi, mentre Mirotic ha sbagliato il tap-in del potenziale contro-sorpasso. Giedratis ha firmato il +3 con un canestro, e la tripla di Brooks è stata corta. Lo Zalgiris ha completato il miracolo, conquistando una vittoria che sembrava impossibile. Con questa vittoria, lo Zalgiris ha esteso la sua striscia di vittorie consecutive contro squadre italiane a 10, di cui 5 contro Milano. Sembra proprio che la maledizione lituana continui a perseguitare l’Olimpia.
Un’occasione persa per l’Olimpia
La sconfitta contro lo Zalgiris è un duro colpo per l’Olimpia Milano. La squadra ha dimostrato di avere il potenziale per competere al massimo livello, ma la mancanza di costanza e la fragilità mentale in momenti cruciali della partita si sono rivelate fatali. La maledizione lituana, che si è abbattuta sull’Olimpia, è un dato di fatto, ma la squadra deve reagire e imparare da questa esperienza per affrontare le prossime sfide con maggiore determinazione e concentrazione.