Il clima mette a dura prova le reti elettriche
La crescente frequenza di eventi climatici estremi come alluvioni e ondate di calore sta mettendo a dura prova le reti elettriche italiane. Lo ha sottolineato Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente (ARERA), a margine del Comolake, un evento che si tiene a Cernobbio.
“La sollecitazione esogena, che viene da alluvioni o da ondate di calore, sta diventando quasi sistemica ed è talmente frequente che parlare di evento eccezionale rischia di essere fuorviante”, ha affermato Besseghini, rispondendo a una domanda sullo stato delle reti elettriche dopo i recenti eventi di stress climatico.
La sfida dell’adattamento
L’ARERA si interroga su come rispondere a questa nuova realtà. “La regolazione si interroga su quanto sia da stimolare in termini di investimenti in maniera eccezionale, o quanto invece debba rientrare in una normalità modificata, per effetto di questa nuova situazione”, ha spiegato Besseghini.
Il presidente dell’ARERA ha riconosciuto la resilienza del sistema elettrico italiano, definendolo “un sistema abbastanza efficace, ben gestito e ben magliato, ben strutturato in termini di tecnologie e di infrastrutture”, ma ha sottolineato che non è il caso di “appoggiarsi sugli allori rispetto a quanto è successo in passato”.
La necessità di un approccio strategico
La crescente frequenza di eventi climatici estremi pone una sfida importante per il sistema energetico italiano. È fondamentale che le autorità competenti, come l’ARERA, si impegnino a sviluppare una strategia di adattamento efficace, che tenga conto delle nuove esigenze e che preveda investimenti mirati per migliorare la resilienza delle infrastrutture. Non possiamo permetterci di essere colti alla sprovvista da eventi sempre più frequenti e intensi, e dobbiamo garantire la sicurezza e la continuità del servizio elettrico per tutti i cittadini.