Un Pegaso d’oro per Dacia Maraini
Dacia Maraini, scrittrice, poetessa, autrice teatrale e senatrice a vita dal 2012, ha ricevuto il Pegaso d’oro, il più alto riconoscimento della Regione Toscana. L’omaggio è stato conferito alla scrittrice per il suo impegno letterario e sociale, e per essere un punto di riferimento per le nuove generazioni.
Il governatore Eugenio Giani ha definito Maraini "una grande scrittrice, voce dell’impegno letterario e sociale", ricordando anche le sue origini fiesolane.
La paura della globalizzazione
Nel corso della cerimonia di premiazione, Maraini ha espresso la sua preoccupazione per la paura della globalizzazione, che secondo lei porta le persone a temere la perdita della propria identità, spirituale, religiosa e culturale.
"Oggi viviamo nel regime della globalizzazione, che ha i suoi pregi e i suoi difetti. Possiamo mangiare le pere del Venezuela, ma le persone hanno paura di perdere la propria identità, spirituale, religiosa, culturale", ha affermato Maraini.
La scrittrice ha sottolineato come questa paura si manifesti in diverse situazioni, come l’immigrazione e i femminicidi, e come possa spingere le persone a compiere atti folli.
"È una paura viscerale che spinge fino ad atti folli. E vale per tutto il mondo, anche negli Stati Uniti", ha detto Maraini, citando come esempio il successo di Donald Trump, spiegando che "anche lì c’è la paura di perdere la propria identità con l’immigrazione dal Messico".
Un’intensa attività teatrale
Oltre al riconoscimento del Pegaso d’oro, Maraini è stata protagonista di diversi eventi teatrali. Al Teatro La Pergola di Firenze è in scena "Amori rubati", una raccolta di monologhi tratti dal suo libro "L’amore rubato".
Il 20 novembre, nell’ambito della terza edizione de "La Toscana delle donne", andrà in scena "Dialogo di una prostituta con un suo cliente".
Maraini ha inoltre annunciato un nuovo lavoro teatrale, "Otello senza Shakespeare", che debutterà al Teatro stabile d’Abruzzo all’Aquila il prossimo anno.
La paura come motore di cambiamento
Le parole di Dacia Maraini sulla paura della globalizzazione e la sua influenza sulla società sono un monito importante. La paura, se non affrontata con lucidità e ragione, può diventare un motore di divisione e di violenza. È fondamentale che la società si interroghi su come gestire questa paura, promuovendo l’inclusione e il dialogo, e contrastando la diffusione di disinformazione e pregiudizi.