La Cassazione dispone il processo d’appello
La Corte di Cassazione ha disposto il processo d’appello per il cosiddetto Ruby Ter, un caso che riguarda l’ex Premier Silvio Berlusconi e l’imprenditore Giorgio Perroni. La decisione è stata accolta con sorpresa dai legali dei due imputati, Federico Cecconi e gli avvocati di Perroni, che si dichiarano “sorpresi e stupiti”. “Confidavamo nella conferma della sentenza di primo grado del febbraio 2023, un’assoluzione piena, ‘perché il fatto non sussiste’, che a nostro avviso era perfettamente motivata e priva di vizi”, hanno dichiarato i legali.
La fiducia nella conferma dell’assoluzione
Nonostante la sorpresa, i legali di Berlusconi e Perroni si dichiarano fiduciosi nella conferma dell’assoluzione in appello. “Siamo comunque certi – hanno assicurato gli avvocati – che nel procedimento che adesso si aprirà presso la Corte d’appello di Milano sarà confermata la verità dei fatti: e cioè che non esistono testimoni corrotti.”
Considerazioni personali
La decisione della Cassazione di disporre il processo d’appello nel caso Ruby Ter solleva diverse questioni. La fiducia espressa dai legali di Berlusconi e Perroni nella conferma dell’assoluzione in appello è comprensibile, ma la complessità del caso e la natura delle accuse richiedono un’attenta analisi delle prove e dei fatti. Sarà interessante osservare come si svilupperà il processo d’appello e quali saranno le argomentazioni che verranno presentate da entrambe le parti.