Mina, la Diva della Pasta
Nel 1965, Pietro Barilla ebbe un’intuizione geniale: affidare l’immagine della pasta a Mina, una diva che avrebbe rivoluzionato il modo di pensare al piatto italiano. La cantante, con la sua voce e il suo stile inconfondibile, divenne il volto dei caroselli Barilla per cinque anni, dal 1965 al 1970. In quegli anni, Mina non solo prestava la sua voce, ma incarnava eleganza e raffinatezza con abiti che, ancora oggi, rappresentano il meglio dello stile italiano. La sua presenza nei caroselli fu un successo immediato, contribuendo a rendere la pasta un piatto di tendenza, sinonimo di gusto e raffinatezza.
Un Viaggio nel Tempo con i Costumi di Mina
Il Gruppo Barilla, in occasione di ApritiModa 2024, apre le porte del suo Archivio Storico per una mostra dedicata ai costumi indossati da Mina nei caroselli. Presso l’headquarter di Pedrignano, alle porte di Parma, saranno esposti otto dei preziosi abiti indossati da Mina nei caroselli diretti da Piero Gherardi tra il 1966 e il 1967. La mostra non si limita a presentare i costumi, ma offre anche la proiezione di alcuni dei più celebri caroselli dell’epoca. In cinque anni, Mina, diretta da registi di fama come Valerio Zurlini, Antonello Falqui ed Enrico Sannia, ha registrato oltre 60 cortometraggi, oggi conservati nell’Archivio Storico Barilla. In ogni carosello, Mina intonava i classici del suo repertorio dell’epoca, da “Brava” a “Vorrei che fosse amore”, da “Niente di niente” a “Un anno d’amore”. L’esposizione è un’occasione unica per rivivere le emozioni e i ricordi di un’epoca d’oro della pubblicità italiana, in cui Mina, con la sua eleganza e la sua voce inconfondibile, ha saputo conquistare il pubblico e contribuire a rendere la pasta un piatto di tendenza.
Un’Eredità di Stile
La mostra “Mina e la Pasta” è un’occasione unica per ammirare i costumi di Mina, veri e propri capolavori di stile, e per ripercorrere un’epoca d’oro della pubblicità italiana. Gli abiti indossati da Mina nei caroselli Barilla sono un’eredità di stile che continua a ispirare oggi, a testimonianza della sua eleganza e della sua capacità di incarnare lo spirito italiano. La mostra è un’esperienza da non perdere per tutti gli appassionati di moda, di musica e di storia della pubblicità italiana.
Un’eredità di stile e di memoria
La mostra “Mina e la Pasta” è un’occasione per celebrare non solo l’eleganza di Mina e lo stile dei caroselli Barilla, ma anche la memoria di un’epoca in cui la pubblicità italiana era un’arte. I caroselli di quegli anni, con le loro musiche, le loro immagini e le loro storie, ci riportano a un’epoca in cui la televisione era un medium che univa le persone e contribuiva a creare un senso di comunità. La mostra è un invito a riscoprire il valore della memoria e a riflettere sul ruolo della pubblicità nella società.