Un pacchetto di misure per contrastare l’inflazione
Il governo argentino di Javier Milei ha deciso di ridurre i dazi sulle importazioni per 89 prodotti, con l’obiettivo di abbassare i prezzi al consumo e migliorare la competitività del mercato interno. La misura, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, prevede una serie di modifiche ai trattamenti tariffari per diversi beni, tra cui caffè, motociclette, pneumatici, lampade a LED e plastica per bottiglie. Come spiegato dal governo, la decisione è stata presa “al fine di bilanciare i livelli di incentivi alla produzione, nonché la competitività e migliorare il prezzo a cui i consumatori hanno accesso a determinati beni”.
Caffè e pneumatici tra i prodotti più beneficiati
Tra i prodotti più importanti che beneficeranno della riduzione dei dazi, spiccano il caffè, che passerà da una tassa sulle importazioni del 35% a una del 20%, e gli pneumatici per auto e moto, con un dazio che scenderà dal 35% al 16%. Anche le motociclette saranno interessate dalla riduzione, con un dazio che passerà dal 20% al 15%. Il settore delle motociclette è in espansione, con vendite in aumento di mese in mese.
Riduzione dei dazi su diversi altri prodotti
La misura prevede anche la riduzione dei dazi sulle importazioni di lycra, che passeranno dal 18% al 2%. Anche le nuove tariffe sulla plastica avranno un impatto sulla plastica utilizzata per la fabbricazione di bottiglie, con una riduzione dal 12,6% al 6%. Infine, anche i ventilatori e i forni saranno interessati dalla riduzione, con un dazio che passerà dal 35% al 20%. Con l’arrivo dell’estate, è probabile che i prezzi di questi prodotti subiscano un calo.
L’impatto delle politiche economiche
La decisione del governo argentino di ridurre i dazi sulle importazioni è un segnale chiaro della volontà di contrastare l’inflazione e di migliorare la competitività del mercato interno. Tuttavia, è importante valutare attentamente l’impatto di queste misure sulle imprese locali e sul settore produttivo argentino. La riduzione dei dazi potrebbe infatti portare a una maggiore concorrenza da parte delle imprese straniere, con il rischio di danneggiare le imprese locali. Sarà quindi importante monitorare attentamente l’evoluzione del mercato e valutare l’opportunità di apportare eventuali modifiche alle misure adottate.