L’archiviazione dell’inchiesta
Il Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) di Milano, Rossana Mongiardo, ha emesso un provvedimento di archiviazione per le posizioni di Giulio Gallera e Luigi Cajazzo, rispettivamente ex assessore e direttore generale del Welfare in Lombardia. I due erano accusati di rifiuto d’atti d’ufficio in relazione alla gestione della pandemia da Covid-19. La decisione del Gip si basa su una valutazione che considera le misure previste dal piano pandemico, anche se attuate, come inadeguate di fronte alla portata dell’epidemia. Il provvedimento cita esplicitamente che le indagini hanno evidenziato come le misure previste dal piano, sia a livello nazionale che regionale, sarebbero risultate “inidonee” a fronteggiare una pandemia di tale portata. Di conseguenza, la mancata adozione di tali misure non può essere considerata un reato. “Non può ritenersi indebita la mancata adozione di atti e provvedimenti attuativi del piano pandemico nazionale e regionale che, come è emerso dalle complesse indagini, sarebbero comunque risultati inidonei, nel caso specifico, a fronteggiare un’epidemia di livello mondiale, tale da suggerire” durante la pandemia, “di predisporre un nuovo piano con misure più incisive”.
Il contesto dell’inchiesta
L’inchiesta, condotta dai pm di Bergamo, si era concentrata sulla gestione della pandemia in Lombardia, una delle regioni più colpite dall’epidemia in Italia. Le accuse nei confronti di Gallera e Cajazzo si basavano sull’ipotesi che i due avrebbero omesso di adottare misure previste dal piano pandemico, in particolare in relazione alla carenza di posti letto in terapia intensiva e alla gestione dei contagiati. La decisione del Gip di archiviare il caso mette in discussione la validità di tali accuse e solleva interrogativi sulla responsabilità della gestione della pandemia a livello regionale e nazionale.
Considerazioni sull’archiviazione
L’archiviazione dell’inchiesta solleva importanti questioni relative alla gestione della pandemia e alla responsabilità dei decisori politici. La valutazione del Gip, che considera le misure previste dal piano pandemico come inadeguate di fronte alla portata dell’epidemia, pone in evidenza la complessità della situazione e la difficoltà di prevedere e gestire eventi di tale portata. È importante ricordare che la pandemia ha rappresentato una sfida senza precedenti per i sistemi sanitari di tutto il mondo, e che le decisioni prese in quel contesto sono state spesso prese in condizioni di incertezza e di pressione. L’archiviazione del caso non significa che la gestione della pandemia sia stata esente da criticità, ma piuttosto che la responsabilità per le mancanze non può essere attribuita a singoli individui, bensì a un sistema che si è dimostrato inadeguato a fronteggiare una sfida di tale portata.