Tempesta solare raggiunge il livello massimo
Una tempesta geomagnetica di livello G5, il massimo della scala, ha colpito la Terra alle 17.15 del 10 ottobre. La causa è un’espulsione di massa coronale (CME), una nube di plasma emessa dal Sole l’8 ottobre, che ha raggiunto il nostro pianeta a una velocità di quasi 2,5 milioni di chilometri orari.
La tempesta ha superato le previsioni iniziali del Centro di previsione meteorologica spaziale dell’agenzia statunitense Noaa, che ipotizzava una classe G4. Secondo l’Istituto di Geofisica dell’Università di Gottinga in Germania, che utilizza un indice più accurato basato su intervalli di 30 minuti, la tempesta potrebbe aver superato anche il livello G5.
“È impossibile prevedere quando la tempesta si esaurirà”, afferma Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale all’Università di Trieste. “La tempesta di maggio scorso è durata circa 1 giorno e 15 ore, quindi anche questa potrebbe superare le 24 ore.”
Aurore boreali visibili in Italia
Nonostante gli effetti potenzialmente dannosi, la tempesta ha regalato uno spettacolo suggestivo: le aurore boreali sono state avvistate in diverse località italiane, non solo al Nord ma anche al Centro-Sud. Questo fenomeno è dovuto all’interazione tra le particelle cariche del vento solare e l’atmosfera terrestre.
Possibili problemi alle comunicazioni e alle reti elettriche
La tempesta potrebbe causare problemi nelle zone colpite dall’uragano Milton, in particolare ai sistemi di comunicazione satellitare in orbita terrestre bassa, ai sistemi di navigazione e alle reti elettriche, già indebolite dal passaggio dell’uragano.
È importante sottolineare che gli effetti della tempesta geomagnetica possono variare a seconda della latitudine e della sensibilità delle infrastrutture. Le autorità competenti stanno monitorando la situazione e adottando le misure necessarie per mitigare i potenziali danni.
Un promemoria dell’influenza del Sole sulla Terra
Questa tempesta geomagnetica ci ricorda l’influenza del Sole sulla Terra e l’importanza di studiare e monitorare l’attività solare. La tecnologia moderna è sempre più dipendente dai satelliti e dalle comunicazioni, rendendo cruciali le previsioni e le misure di protezione dalle tempeste solari. La ricerca in questo campo è fondamentale per garantire la sicurezza e il funzionamento delle nostre infrastrutture.