Ebrard difende l’Usmca e il rapporto con gli Stati Uniti
Il ministro dell’Economia del Messico, Marcelo Ebrard, ha espresso un forte sostegno all’accordo commerciale tra Messico, Stati Uniti e Canada (Usmca), definendolo “il miglior affare che abbiamo mai fatto”. Durante l’inaugurazione del ‘Ceo Dialogue’, un vertice ad alto livello tra imprenditori statunitensi e messicani, Ebrard ha sottolineato l’importanza di questo accordo, affermando che “fa invidia a molte nazioni del mondo”.
Ebrard ha anche ribadito che il rapporto con gli Stati Uniti e il suo settore imprenditoriale è una priorità assoluta per il nuovo governo messicano. Questo messaggio conferma l’impegno del Messico a rafforzare i legami economici con gli Stati Uniti, un partner strategico per lo sviluppo del paese.
Riforme giudiziarie e sovranità energetica
Oltre a difendere l’Usmca, Ebrard ha offerto una panoramica delle politiche del nuovo governo messicano. Ha spiegato brevemente il significato della riforma giudiziaria in corso e ha annunciato che il Messico sta lavorando ad un modello di sovranità e sicurezza energetica. Questi annunci suggeriscono una strategia di politica economica che mira a rafforzare l’autonomia del Messico e a garantire la stabilità del paese.
Il vertice prosegue con la partecipazione di Sheinbaum
Il ‘Ceo Dialogue’ continuerà oggi a Palazzo Nazionale, sede dell’esecutivo messicano, con la partecipazione della presidente Claudia Sheinbaum. La presenza della presidente Sheinbaum evidenzia l’importanza che il governo messicano attribuisce a questo vertice e al dialogo con il settore imprenditoriale statunitense.
Un messaggio di apertura e collaborazione
Le dichiarazioni di Ebrard rappresentano un messaggio di apertura e collaborazione verso gli Stati Uniti e il suo settore imprenditoriale. La difesa dell’Usmca e l’enfasi sul rapporto con gli Stati Uniti suggeriscono una volontà di consolidare i legami economici tra i due paesi. L’impegno del Messico a lavorare su un modello di sovranità energetica, pur non entrando in dettagli, potrebbe indicare una volontà di ridurre la dipendenza da fonti esterne e di rafforzare l’indipendenza energetica del paese.