Bonus ‘nuovi nati’ da 1.000 euro e altre misure per le famiglie
La manovra finanziaria del 2025 si preannuncia ricca di novità, con un focus particolare sulle famiglie e sul sostegno al lavoro. Tra le misure più rilevanti spicca l’introduzione di una “Carta per i nuovi nati”, che riconoscerà 1.000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40.000 euro. Questo bonus mira a fornire un supporto economico per far fronte alle numerose spese iniziali legate all’arrivo di un bambino.
La manovra prevede anche un rafforzamento del bonus asili e l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’Isee, semplificando il sistema di accesso alle agevolazioni per le famiglie.
Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, si prevede l’introduzione di un “quoziente familiare”, che modulerà l’importo massimo detraibile in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Questa misura potrebbe comportare una revisione della soglia di reddito oltre la quale scatta il decalage degli sconti fiscali al 19%, attualmente fissata a 120.000 euro.
Un’altra misura importante riguarda l’estensione alle lavoratrici autonome della decontribuzione per le mamme con due o tre figli, promuovendo la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Taglio del cuneo fiscale e accorpamento delle aliquote Irpef
La manovra prevede un taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote Irpef, con un impatto complessivo di circa 14 miliardi di euro. Il taglio del cuneo fiscale dovrebbe essere implementato con una doppia azione: contributivo per i redditi fino a 20.000 euro e fiscale, con aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente, fino a 35.000 euro.
Si prevede inoltre una riduzione dell’aliquota intermedia, fino a 50.000 euro di reddito, dal 35 al 33%, a condizione che i fondi provenienti dal concordato preventivo e dal ravvedimento collegato siano sufficienti.
Incentivi al lavoro e fringe benefit
La manovra conferma gli incentivi all’occupazione di giovani e donne nel Mezzogiorno, con particolare attenzione ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Si confermano anche la decontribuzione per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali (Zes) e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie.
I fringe benefit saranno confermati con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. La tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori è confermata per il triennio 2025-2027.
Si prevede inoltre una conferma, con possibili ritocchi, della misura sui sostegni aziendali, con la soglia di esenzione dei fringe benefit fissata a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri.
Bonus ristrutturazioni e pensioni
La manovra prevede la proroga del bonus ristrutturazioni al 50% sulla prima casa per il 2025, evitando che l’agevolazione fiscale scenda al 36% da gennaio.
Per quanto riguarda le pensioni, non sono previste riforme strutturali, ma si lavora per confermare la piena indicizzazione delle pensioni rispetto all’inflazione e per un aumento delle pensioni minime. Si ipotizza anche un perfezionamento del bonus Maroni, con incentivi a chi sceglie di rimanere al lavoro anche avendo i requisiti per il pensionamento.
Non è esclusa una spinta alla previdenza complementare con l’introduzione di un semestre di silenzio assenso.
Contratti pubblici e spending review
La manovra stanzierà le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici per il 2025-2027. Per finanziare le nuove misure, i ministeri dovranno tagliare le spese del 5%, mentre gli enti locali e i Comuni dovrebbero essere esclusi dalla dieta dimagrante.
La spesa sanitaria non sarà tagliata, con un possibile aumento di 3 miliardi rispetto ai 5 miliardi stanziati nella scorsa legge di bilancio.
La manovra prevede anche un contributo di circa 3,5 miliardi di euro da parte degli istituti bancari più grandi, con un anticipo sulle Dta (le imposte differite attive) per tre miliardi.
Un bilancio positivo per le famiglie
La manovra del 2025 si presenta come un pacchetto di misure che punta a sostenere le famiglie, con un focus particolare sui nuovi nati e sulle fasce di reddito più basse. L’introduzione del bonus ‘nuovi nati’, il rafforzamento del bonus asili e l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’Isee rappresentano un passo avanti verso una maggiore equità e un supporto concreto alle famiglie con figli. Tuttavia, sarà importante monitorare l’effettivo impatto di queste misure e valutare se saranno sufficienti a contrastare il caro vita e a garantire un futuro migliore alle nuove generazioni.