Il Deposito Geologico: Un Nodo da Sciogliere
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha ribadito in audizione alla Camera la necessità di un deposito geologico per lo smaltimento definitivo delle scorie nucleari ad alta attività e del combustibile esaurito. La Finlandia è l’unico Paese al mondo ad aver già realizzato un deposito di questo tipo, mentre l’Italia, insieme ad altri Paesi europei, sta lavorando ad un progetto condiviso. Tuttavia, l’Europa ha richiesto anche la realizzazione di attività di ricerca per un deposito geologico nazionale.
L’Incognita dei Reaattori di 4a Generazione
Pichetto ha sottolineato come l’avvento dei reattori di 4a generazione, che utilizzeranno le scorie dei vecchi reattori come combustibile, potrebbe modificare le esigenze di stoccaggio. Questa tecnologia, se sviluppata con successo, potrebbe rendere obsoleto il bisogno di un deposito geologico tradizionale, aprendo nuove prospettive per il trattamento dei rifiuti radioattivi.
Gestione dei Rifiuti Nucleari: Un Approccio Pluridimensionale
In attesa dello sviluppo dei reattori di 4a generazione e dell’entrata in esercizio del Deposito Nazionale, il ministro ha annunciato l’intenzione di ammodernare i depositi esistenti, come quelli di Saluggia, Rotondella e Casaccia, per garantire la sicurezza dei rifiuti radioattivi ad alta attività. L’obiettivo è gestire in sicurezza tutti i rifiuti nucleari fino alla piena operatività del Deposito Nazionale e al completo sviluppo dei reattori di 4a generazione, continuando a lavorare anche per un deposito geologico.
Un Futuro Incerto per le Scorie Nucleari
La questione del deposito geologico per le scorie nucleari è un tema complesso e delicato. L’arrivo dei reattori di 4a generazione introduce una variabile importante, aprendo la possibilità di un riutilizzo delle scorie come combustibile. Tuttavia, è fondamentale ricordare che questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo e non è chiaro se e quando sarà disponibile su larga scala. L’Italia, quindi, si trova a dover affrontare una situazione di incertezza, con la necessità di garantire la sicurezza dei rifiuti nucleari esistenti e di prepararsi a future possibili evoluzioni tecnologiche.