Un omaggio all’America e a New York
Giorgio Armani torna a New York con un ricco programma di eventi che celebra il suo legame con la città. Il novantenne stilista italiano, che ha trovato il suo primo vero pubblico negli Stati Uniti, sarà protagonista di una serie di appuntamenti che includono un incontro con le clienti presso il grande magazzino Bergdorf Goodman’s, l’inaugurazione del nuovo flagship su Madison Avenue e la sfilata della prossima collezione primavera-estate, per la prima volta fuori da Milano.
“È un omaggio all’America e a New York in particolare, dove ho trovato il mio primo vero pubblico – una intera generazione di uomini e donne desiderose di rappresentarsi in un nuovo modo”, ha detto Armani a Harper’s Bazaar. “Quel che amo del pubblico americano è la sua apertura a nuove proposte ma anche la sua lealtà”.
Bergdorf Goodman’s, che dedicherà le sue vetrine sulla Quinta Avenue ad Armani, rappresenta un punto di riferimento per lo stilista: “È stato il mio punto di ingresso negli Stati Uniti”, ha dichiarato Armani a Wwd. “Oggi è il partner ideale per trasmettere un messaggio di eleganza metropolitana senza tempo”.
Un legame profondo con la Grande Mela
Il legame di Armani con New York è profondo e significativo. Nel 2001, dopo l’inaugurazione di alcuni negozi, lo stilista rimase bloccato in città a seguito degli attacchi alle Torri Gemelle. Nel 2013, ha portato a New York uno dei suoi eventi One Night Only al SuperPier dell’Hudson River Park, con 700 ospiti vip tra cui Glenn Close, Leonardo DiCaprio, Lauren Hutton e Renee Zellweger.
In occasione di quella trasferta, l’allora sindaco Michael Bloomberg ha proclamato il 24 ottobre Giorgio Armani Day, un riconoscimento per il suo antico rapporto con la città, compreso il contributo all’economia locale e il sostegno alle scuole.
Un nuovo progetto di lusso: il flagship su Madison Avenue
Il nuovo flagship di Armani, situato in un edificio di 12 piani all’angolo tra 65/a e Madison Avenue, è stato progettato dallo stilista in collaborazione con lo studio di architettura Cookfox e Victoria Hagan. Il palazzo ospita boutique Casa/Armani, Giorgio Armani e Armani/Ristorante, quest’ultimo affidato allo chef Antonio D’Angelo. Il ristorante si caratterizza per il suo rispetto per gli ingredienti stagionali.
Sopra le boutique, si trovano dieci appartamenti di lusso, tutti già sotto contratto. Le vendite sono in via di perfezionamento entro l’anno, ha annunciato la Sl Green Realty Corporation. “In questo modo ho trasformato in realtà la mia fantasia di essere regista: “Dopo aver vestito i personaggi, gli ho dato i mobili, la casa, poi i fiori, i ristoranti, i dolci e tanto ancora”, ha detto Armani.
Un successo duraturo e un futuro promettente
Giorgio Armani ha debuttato negli Stati Uniti alla fine degli anni Settanta. Il suo stile è stato apprezzato da divi come Richard Gere e artisti come Jean-Michel Basquiat. Oggi, il brand Armani continua a essere popolare tra le giovani star, come Hunter Schafer, che ha sfoggiato un abito da sera Armani Privé al Festival di Cannes.
Anche l’Armani Vintage è in grande crescita. Secondo la piattaforma di resale di lusso Vestiaire Collective, le ricerche per capi Armani d’annata sono aumentate del 50% solo quest’anno.
Un ritorno alle origini e un sguardo al futuro
Il ritorno di Giorgio Armani a New York rappresenta un momento significativo per il brand e per la città stessa. Da un lato, si celebra un legame storico con un pubblico che ha apprezzato il suo stile fin dagli esordi. Dall’altro, si guarda al futuro con un progetto ambizioso che unisce moda, design e gastronomia, offrendo un’esperienza di lusso a 360 gradi. Questo ritorno è un segno di vitalità e di capacità di rinnovarsi, un messaggio di speranza e di ottimismo per il futuro del brand e per il mondo della moda in generale.