Un’Identità in Discussione
La storia di Cristoforo Colombo, il celebre navigatore che scoprì le Americhe, è intrisa di mistero e di controversie, e la sua identità non fa eccezione. Recenti analisi di resti ossei, condotte da un team guidato dal medico forense José Antonio Llorente dell’università di Granada, hanno portato alla conclusione che Colombo fosse spagnolo ed ebreo sefardita, piuttosto che genovese come tradizionalmente ritenuto.Questa scoperta ha riacceso il dibattito sulla vera origine di Colombo, alimentando una serie di interrogativi e suscitando reazioni contrastanti tra gli storici.
La Difesa della Genovesità
Antonio Musarra, professore associato di Storia medievale presso Sapienza Università di Roma ed esperto di Storia del Mediterraneo, si è espresso con fermezza contro le nuove conclusioni. Musarra, autore di ‘1492. Diario del primo viaggio’, sostiene che la genovesità di Colombo sia ampiamente documentata e sostenuta da una serie di prove inconfutabili.Secondo Musarra, l’Archivio di Stato di Genova, ricco di documenti, presenta diverse omonimie, ma la figura di Colombo emerge chiaramente come genovese. I suoi scritti, in particolare una lettera del 1502 ai Protettori del Banco di San Giorgio, contengono riferimenti espliciti alla sua ‘patria genovese’. Inoltre, le sue strette relazioni con la famiglia Fieschi e con numerosi finanziatori genovesi, oltre alla testimonianza dello storico Francesco Gucciardini, rafforzano l’ipotesi di un’origine genovese.
Il Dubbio del DNA
La prova del DNA, che sembrerebbe indicare origini spagnole ed ebraiche, è stata contestata da Musarra. L’esperto ha sottolineato la complessità della ricostruzione genetica di Colombo, a causa delle numerose traslazioni dei suoi resti, che hanno viaggiato più da morto che da vivo.Il corpo di Colombo, ora nella cattedrale di Siviglia, è stato tumulato a Valladolid, spostato al monastero di Cartuja di Siviglia, quindi a Santo Domingo e all’Avana. Musarra ha ipotizzato che i resti potrebbero essere stati ‘contaminati’ nel corso delle traslazioni. Inoltre, ha ricordato che il Mediterraneo dell’epoca era un ‘melting pot’ di culture, rendendo plausibile la presenza di radici ebraiche in Colombo, pur essendo egli un dichiarato cristiano e genovese.
La Teoria del Cripto-Ebreo
L’idea che Colombo non fosse genovese non è nuova. Simon Wiesenthal, già in passato, aveva teorizzato che Colombo fosse un criptoebreo che si era messo in viaggio per cercare una patria per gli ebrei sefarditi espulsi dalla penisola iberica. Tuttavia, Musarra ha sottolineato l’assenza di documenti a sostegno di questa teoria.
Un’Identità Fluida in un Mediterraneo Multiculturale
La vicenda di Colombo ci ricorda la complessità della storia e la difficoltà di definire con assoluta certezza l’identità di un individuo, soprattutto in un contesto storico come quello del Mediterraneo del XV secolo, caratterizzato da un’intensa mescolanza di culture e tradizioni. Le nuove scoperte sollevano interrogativi e aprono nuovi scenari interpretativi, ma la genovesità di Colombo, sostenuta da una serie di prove documentali, rimane una ipotesi plausibile e meritevole di considerazione.
Un Viaggio di Scoperte e Dubbi
La ricerca sulla vera identità di Cristoforo Colombo continua. La scoperta di nuove prove, come quelle del DNA, apre nuove prospettive di analisi e di interpretazione. Tuttavia, è importante mantenere un approccio critico e ponderato, valutando attentamente la validità delle prove e confrontando le diverse interpretazioni. Solo attraverso un’analisi rigorosa e un confronto tra fonti diverse potremo avvicinarci alla verità sulla vita e l’identità di questo enigmatico personaggio.
Un Passato Controverso
La storia di Cristoforo Colombo è un esempio di come la ricostruzione del passato sia un processo complesso e in continua evoluzione. Le nuove scoperte e le nuove interpretazioni ci invitano a rivedere le nostre conoscenze e a interrogarci sulle verità storiche. La storia non è un insieme di verità assolute, ma un’interpretazione del passato che si evolve con il tempo e con l’emergere di nuove prove.