Un nuovo organo per il settore portuale
Confindustria ha dato vita a un nuovo Consiglio delle rappresentanze portuali, un organo che si occuperà di sviluppare le politiche confederali in tema di portualità. La proposta, avanzata dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio di Presidenza. Il nuovo Consiglio, con compiti di sintesi e coordinamento delle diverse esperienze locali, si interfaccerà con la squadra di vertice di Confindustria, con particolare riguardo alle deleghe relative alle infrastrutture, alle Zed e all’economia del mare.
Jannotti Pecci alla guida del Consiglio
Alla guida del nuovo Consiglio delle rappresentanze portuali è stato nominato Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Unione Industriali di Napoli. Jannotti Pecci ha espresso la sua soddisfazione per l’incarico, definendolo “stimolante quanto impegnativo”, e ha sottolineato l’importanza della partecipazione e della valorizzazione dell’attività di Confindustria, anche in termini di rappresentanza puntuale degli interessi delle imprese. L’obiettivo che si prefigge è quello di fare del Consiglio un punto di riferimento nello scenario complessivo delle strategie e delle azioni portate avanti dalla confederazione.
Composizione del Consiglio
Il Consiglio delle rappresentanze portuali è composto dai presidenti delle associazioni territoriali sede di Autorità Portuale. Potranno essere invitati anche i presidenti delle associazioni territoriali sedi di porti commerciali e turistici nonché esperti per la più efficace ed integrata definizione degli indirizzi e delle proposte da trasmettere alla governance confederale.
Un passo importante per il settore portuale
La creazione di un Consiglio delle rappresentanze portuali da parte di Confindustria rappresenta un passo importante per il settore. Questo nuovo organo, con il suo focus specifico sulla portualità, permetterà di sviluppare politiche mirate e di coordinare le diverse esperienze locali, contribuendo a migliorare la competitività del sistema portuale italiano. L’attenzione di Confindustria all’economia del mare e alle infrastrutture è un segnale positivo per il futuro del settore, che si trova ad affrontare sfide importanti come la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale.