Spalletti esprime vicinanza ai militari italiani in Libano
Luciano Spalletti, ct della Nazionale di calcio, ha espresso la sua vicinanza ai militari italiani del contingente Unifil in Libano, a poche ore dalla partita Italia-Israele, valida per la Nations League e in programma stasera a Udine.
“Vorrei esprimere tutta la nostra vicinanza ai militari impegnati in quell’area, in particolare ai nostri amici, i ragazzi italiani che oramai da diversi anni sono impegnati in questa difficilissima missione di pace”, ha dichiarato Spalletti.
Spalletti risponde alle critiche sulle sue parole sulla pace
Le parole di Spalletti sono state interpretate da alcuni come una critica, ma il ct ha ribadito la sua posizione, affermando che la sua intenzione era semplicemente quella di esprimere la sua vicinanza ai militari italiani in Libano.
“Penso di non aver detto ieri nulla di particolare”, ha aggiunto Spalletti a RaiSport, nell’intervista prepartita nell’ambito dell’accordo di esclusiva tra Figc e tv pubblica, rispondendo alle domande su qualche critica alle sue parole sulla pace.
“C’è chi a fa comodo evidenziare qualcosa – ha concluso -, perché ha bisogno di qualcuno da usare per dire le cose che vuole dire, e allora dà il taglio che vuole. È guelfi e ghibellini da tutte le parti. Ma se si parla di pace è corretto poterne parlare da parte di tutti”, ha aggiunto il ct.
Un messaggio di pace e solidarietà
Le parole di Spalletti, pur non essendo state esplicitamente indirizzate a una critica politica, rappresentano un messaggio di pace e solidarietà verso i militari italiani impegnati in Libano. Il ct ha sottolineato l’importanza di parlare di pace, un tema che dovrebbe essere affrontato da tutti, indipendentemente dalle proprie posizioni politiche. La sua dichiarazione è un esempio di come lo sport possa essere un veicolo di messaggi importanti e di valori universali.