Il ritrovamento di un inedito
Il 15 ottobre esce per Gallucci Editore “Il lungo viaggio di Einar”, un romanzo inedito in Italia di Alberto Manzi, il maestro d’Italia, che negli anni Sessanta ha insegnato a leggere e scrivere a milioni di italiani con la trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”.
Il manoscritto originale in italiano è andato perduto, ma il libro è stato ritrovato in Germania, dove era stato pubblicato nel 1963. L’edizione italiana, realizzata in accordo con gli eredi di Manzi, è la traduzione dalla versione tedesca, con i disegni originali dell’edizione tedesca.
Il ritrovamento del romanzo è una sorpresa per il centenario della nascita di Manzi, avvenuta il 3 novembre 1924. Il figlio del maestro, Massimo Manzi, ha raccontato all’ANSA di aver trovato il libro durante delle ricerche online.
La storia di Einar Wallquist
“Il lungo viaggio di Einar” racconta la storia di Einar Wallquist, un medico che vive nella gelida Lapponia, dove si dedica alla cura dei lapponi, aiutandoli a combattere il clima rigido e la natura selvaggia.
Il romanzo è ambientato nel Nord della Lapponia, dove Einar è l’unico medico presente. Manzi descrive la natura come una forza inarrestabile, e i lapponi come persone coraggiose che resistono grazie alla speranza, rappresentata da Einar.
La storia si concentra su una missione di Einar: salvare la vita al vecchio Eskil e portarlo all’ospedale di Stoccolma. Il medico carica Eskil su una slitta e intraprende un viaggio pericoloso, affrontando le sfide della natura e i pericoli che lo attendono lungo la strada.
Un eroe silenzioso e un omaggio ai pionieri
Nella nota in apertura al libro, Manzi scrive che l’eroe della storia è esistito veramente, e che il suo nome è Einar Wallquist. Gli altri personaggi del libro sono inventati, ma la storia di Einar e la sua lotta contro la natura sono reali.
Manzi dedica il libro a tutti gli “Einar” del mondo, i pionieri che camminano davanti a tutti e che spesso rimangono nell’oblio. Il libro è un omaggio a questi eroi silenti, che dedicano la loro vita ad alleviare le sofferenze degli altri.
Un’altra faccia di Alberto Manzi
“Il lungo viaggio di Einar” è un’occasione per scoprire un’altra faccia di Alberto Manzi, non solo come maestro d’Italia, ma anche come scrittore e traduttore. Oltre a questo romanzo, Gallucci Editore pubblica il 25 ottobre quattro classici della letteratura per ragazzi adattati da Manzi: “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne, “Il libro della giungla” di Rudyard Kipling, “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson e “Le avventure di Gargantua” di François Rabelais.
La pubblicazione di questi libri è un’ulteriore testimonianza della passione di Manzi per la divulgazione e la sua capacità di rendere accessibile la cultura a tutti.
Un omaggio al maestro Manzi
La pubblicazione di “Il lungo viaggio di Einar” è un evento significativo, che ci permette di scoprire un’altra faccia di Alberto Manzi, un maestro che ha dedicato la sua vita all’educazione e alla divulgazione della cultura. Il ritrovamento di questo inedito è un omaggio alla sua memoria e al suo lascito, che continua a ispirare e a educare le nuove generazioni.