L’arresto a Fiumicino
La polizia ha arrestato ieri a Fiumicino un cittadino italo-spagnolo di 35 anni, latitante da tempo e destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna. L’uomo, condannato a 6 anni di reclusione per furto con scasso, era stato individuato dagli agenti della Digos di Roma dopo una segnalazione delle autorità iberiche che ne indicavano la possibile presenza in Italia. Il 35enne è stato rintracciato mentre usciva a bordo della sua auto nel comune di Fiumicino.
‘El ‘niño pijo’ que se convirtió en el ladrón de cajas fuertes número uno de España’
Il 35enne, descritto dai media spagnoli come “el ‘niño pijo’ que se convirtió en el ladrón de cajas fuertes número uno de España”, è considerato un maestro dell’ossicombustione. Questa tecnica, complessa e pericolosa, consiste nel bruciare l’acciaio e il ferro delle casseforti con una fiamma ossidrica fino ad aprirle. Grazie alla sua particolare abilità, l’uomo avrebbe stretto legami con esponenti della criminalità iberica con i quali avrebbe agito mettendo a segno numerosi colpi in Spagna e in altri Paesi europei.
L’arresto in Germania e l’operazione SPEER
Nel 2019, l’uomo è stato arrestato in Germania nell’ambito dell’operazione “SPEER”. Insieme ad altri quattro complici, si era impossessato di una ingente somma di denaro custodita nella cassaforte di un hotel di lusso a Francoforte. L’uomo era stato identificato grazie al suo DNA, isolato sulla scena del crimine. Il suo arresto in Germania rappresenta solo uno dei tanti colpi che avrebbe messo a segno in Europa, con particolare attenzione a Francoforte e Berlino.
Estradizione e futuro incerto
Attualmente, l’uomo si trova nel carcere di Regina Coeli a disposizione della Sezione Penale della Corte d’Appello di Roma, competente sulla procedura di estradizione. Il suo futuro è incerto: se estradato in Spagna, dovrà scontare la pena di 6 anni di reclusione per furto con scasso.
Il ‘ladro di casseforti’ e la sua tecnica
La storia di questo uomo ci ricorda che la criminalità si adatta costantemente alle nuove tecnologie e alle nuove tecniche. L’ossicombustione, una tecnica complessa e pericolosa, dimostra la capacità di alcuni criminali di sfruttare le proprie conoscenze per compiere reati sempre più sofisticati. È importante che le forze dell’ordine siano sempre aggiornate sulle nuove tecniche criminali e che collaborino a livello internazionale per contrastare la criminalità transnazionale.