Gli inizi di Pogacar: dalla Bilatto al Tour de l’Avenir
Tadej Pogacar, uno dei ciclisti più forti del mondo, ha raccontato i suoi inizi nel ciclismo al Festival dello Sport di Trento. Il campione sloveno ha ricordato la sua prima bici, una Bilatto di marca italiana, un po’ troppo grande per lui: “Volevo iniziare a correre un anno prima, ma l’allenatore mi disse che ero troppo piccolo per quel tipo di bici e quindi ho dovuto aspettare un anno”.
Pogacar ha poi descritto la sua progressione nel ciclismo, dalle prime vittorie nel Giro della Lunigiana, alle corse juniores, fino al successo al Tour de l’Avenir nel 2018: “Ho dei ricordi bellissimi del ‘Tour de l’Avenir’, nel 2018 siamo stati la squadra nazionale più forte e ce l’abbiamo fatta a vincere. E un corridore che c’era lì allora mi ha aiutato anche quest’anno a vincere la maglia iridata”.
Il talento di Pogacar si afferma
Il racconto di Pogacar evidenzia come la sua passione per il ciclismo sia nata fin da piccolo e come la sua determinazione lo abbia portato a raggiungere i massimi livelli. La sua esperienza nel Tour de l’Avenir, dove ha vinto con la squadra nazionale slovena, ha rappresentato un punto di svolta nella sua carriera, preparando il terreno per i successi futuri.
La sua affermazione come uno dei ciclisti più forti del mondo è stata fulminea. Le sue vittorie in importanti corse come il Tour de France e la Vuelta a España hanno dimostrato il suo talento e la sua capacità di affrontare le sfide più impegnative.
Un talento precoce
Le parole di Pogacar ci mostrano come il suo talento si sia manifestato fin da giovane età. La sua passione e la sua determinazione, unite a un allenamento costante, lo hanno portato a raggiungere i vertici del ciclismo mondiale. La sua storia è un esempio di come con impegno e dedizione si possano realizzare i propri sogni.