Pogacar, un campione umile e ambizioso
Tadej Pogacar, il 26enne sloveno che sta dominando il ciclismo mondiale, è stato l’ospite d’onore al Festival dello Sport di Trento. Il giovane campione, che ha già vinto Giro d’Italia, Tour de France, Mondiale e due classiche in un solo anno, si è presentato con la sua solita umiltà, rifiutando ogni paragone con le leggende del passato.
“Qualsiasi paragone con i grandi del ciclismo è bello, ma non mi piace confrontarmi agli altri”, ha detto Pogacar, rispondendo a chi gli ha ricordato che il giorno prima aveva eguagliato Fausto Coppi vincendo il suo quarto Giro di Lombardia. “Non so molto della storia dell’epoca perché non ero neanche nato. Mi piace dire che voglio seguire la mia strada, vivere il momento e non guardare al passato e preoccuparmi della storia.”
Una passione inaspettata
Pogacar ha poi rivelato un dettaglio inaspettato sulla sua passione per la bicicletta: “Da giovane non mi interessavo molto al ciclismo. Quando ero in Slovenia guardavo il Tour, e poi quando ho iniziato ad appassionarmi c’era Schleck, ma non ho mai avuto un idolo.”
Un anno incredibile e un futuro ricco di ambizioni
Il 2024 è stato un anno incredibile per Pogacar, che ha conquistato 25 vittorie, tra cui il Giro d’Italia, il Tour de France, il Mondiale e la Liegi-Bastogne-Liegi. Solo Merckx, nel 1972, era riuscito a vincere Giro, Tour e tre classiche nello stesso anno: Sanremo, Liegi e Lombardia.
Nonostante l’umiltà, Pogacar ha le idee chiare sui suoi obiettivi futuri. Per lui, la cosa più importante quest’anno è stato il Mondiale, e non rimpiange di non aver provato a vincere anche la Vuelta. “Quest’anno avevo pensato di fare Giro, Tour e Vuelta, ma c’erano anche le Olimpiadi. Poi il mio corpo aveva bisogno di riposo. Andare alla Vuelta e cercare di vincere significava saltare le Olimpiadi. Quest’anno sarebbe stato impossibile. Il mio obiettivo era ottenere la maglia iridata, quindi le decisioni che ho preso erano giuste.”
La “Tripla Corona” e le sfide future
Pogacar ha già vinto la “Tripla Corona”, ovvero Giro, Tour e Mondiale nello stesso anno, entrando in un club esclusivo che include Eddy Merckx, Felice Gimondi, Vincenzo Nibali, Jacques Anquetil, Bernard Hinault, Alberto Contador e Chris Froome. Gli mancano solo due classiche: la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix.
Pogacar ha un grande rispetto per i suoi rivali, tra cui Roglic, van der Poel e Evenepoel. “Vado d’accordo con tutti, anche se viviamo in posti lontani e diversi, quindi non si può dire che siamo amici. Ma abbiamo rispetto reciproco, perché ci prenderemo sempre cura gli uni degli altri e non ci pesteremo i piedi. Non saremo nemici, perché vogliamo sconfiggerci in gara.”
Un futuro luminoso
Tadej Pogacar è un ciclista eccezionale, con un talento raro e una mentalità vincente. La sua umiltà e la sua determinazione lo rendono un campione completo, capace di affrontare qualsiasi sfida. Il suo futuro è ricco di promesse, e non vedo l’ora di vedere cosa sarà in grado di realizzare in futuro.