Condanna per scambio elettorale e altri reati
La gup di Bari Anna Perrelli ha condannato con rito abbreviato 16 persone per una serie di reati, tra cui scambio elettorale politico-mafioso, associazione mafiosa, usura, estorsioni, minacce, riciclaggio e reati in materia di armi e droga. Le pene inflitte vanno da un anno e quattro mesi a 20 anni di reclusione. Il capoclan di Valenzano, Salvatore Buscemi, è stato condannato alla pena massima per il reato di scambio elettorale politico-mafioso, in particolare per le amministrative di Valenzano del 10 novembre 2019. Secondo l’accusa, Buscemi avrebbe promesso i “voti della malavita” all’ex consigliera comunale di Bari Francesca Ferri e al suo compagno Filippo Dentamaro per favorire l’elezione di candidati a loro vicini nella lista ‘Valenzano-Trasparenza-Legalità’. In cambio, Dentamaro avrebbe promesso, con l’assenso di Ferri, l’erogazione di varie utilità. Ferri e Dentamaro, arrestati nel 2022, sono attualmente a processo con rito ordinario per lo stesso reato.
Buscemi assolto per altri reati
Buscemi è stato assolto per lo scambio elettorale politico-mafioso relativo alle amministrative di Bari del maggio 2019 e per associazione finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni di Valenzano dello stesso anno. Per questi stessi reati, anche Ferri e Dentamaro erano stati prosciolti.
Il ruolo di Francesca Ferri e Filippo Dentamaro
Ferri e Dentamaro sono imputati in un altro processo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le amministrative di Bari del 2019, insieme a Nicola Canonico, presidente del Foggia calcio. Gli inquirenti ritengono che l’elezione di Ferri al consiglio comunale del 2019 nella lista ‘Sport Bari’ a sostegno del candidato di centrodestra Pasquale Di Rella sia stata favorita attraverso il pagamento di preferenze da 25 a 50 euro per elettore.
Condanna per Ottavio Di Cillo
Oltre a Buscemi, anche Ottavio Di Cillo, capoclan del comune di Cassano delle Murge affiliato ai Parisi di Bari, è stato condannato a 20 anni di reclusione per associazione mafiosa e altri reati.
L’ombra della mafia sulle elezioni
Questa sentenza rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata e dimostra la pervasività della mafia nella vita politica. La condanna per scambio elettorale politico-mafioso evidenzia la pericolosa influenza che la criminalità può esercitare sulle elezioni, minando la democrazia e la legalità. È fondamentale che le istituzioni continuino a combattere questo fenomeno con fermezza e determinazione, garantendo la trasparenza e l’integrità del processo elettorale.