Jacob Cohen: Un’Impresa di Successo con Ambizioni Globali
Jacob Cohen, marchio di abbigliamento di lusso made in Italy, di proprietà della società italiana Jacob Cohen Company spa, annuncia un nuovo piano di retail e di distribuzione nei mercati internazionali. L’azienda, che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 80 milioni di euro, ha inaugurato la sua prima boutique monomarca a Roma, in via del Babuino, un punto vendita di 90 mq. Al party dell’opening, erano presenti Luca Roda, ad del marchio e Jennifer Tommasi Bardelle, presidente e direttore creativo del brand.
L’ambizione di Jacob Cohen è quella di espandersi ulteriormente nel mondo, con l’apertura di nuovi monomarca e pop-up store. L’azienda ha già una rete di 17 monomarca in Italia, Francia, Svizzera, Russia, Giappone, Norvegia, Spagna, Repubblica Ceca. Il prossimo anno, Jacob Cohen punta ad aprire pop-up store negli Stati Uniti per testare il mercato americano, oltre a nuovi monomarca a Forte dei Marmi, Tokyo (con un nuovo negozio su strada a Ginza) e Anversa.
“La nostra azienda – afferma Luca Roda – è una spa che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 80 milioni di euro. Abbiamo 184 dipendenti e ci piace molto lavorare con i giovani.”
L’azienda si distingue per la sua attenzione ai dettagli e per la qualità dei suoi prodotti, realizzati con materiali pregiati e con un’attenzione particolare alla sartorialità. I jeans Jacob Cohen sono un’icona di stile e di eleganza, apprezzati in tutto il mondo per la loro vestibilità impeccabile e per la loro capacità di adattarsi a ogni occasione.
L’Origine del Nome: Un Omaggio all’Inventore dei Jeans
Jennifer Tommasi Bardelle, presidente e direttore creativo del brand, ha svelato un segreto sul nome Jacob Cohen, spesso fonte di equivoci. Il nome, ha spiegato, è di pura fantasia, inventato nel 1985 da suo suocero Tato Bardelle, già inventore del marchio Americanino, per la sua linea di jeans realizzata in Veneto, nella provincia di Padova.
Il nome è un omaggio a Jacob Davis, inventore dei rivetti con cui nacquero i jeans a cinque tasche, e socio di Levi Strauss. Tato Bardelle ha preso il nome di battesimo di Jacob Davis e vi ha aggiunto Cohen, cognome molto diffuso tra le famiglie ebraiche importanti, in onore anche di Levi Strauss.
Con il nuovo marchio, Tato Bardelle ha realizzato tra i più bei jeans a cinque tasche degli anni Ottanta e Novanta. Suo figlio, Nicola Bardelle, morto in un incidente nel 2012, era entrato in azienda nel 2003, trasformando i tipici blue jeans di suo padre in luxury denim con fit da pantaloni sartoriali, a cui ha aggiunto accessori pregiati, da vendere nelle boutique e non nelle jeanserie.
Un Futuro Promising per Jacob Cohen
L’espansione internazionale di Jacob Cohen è un segno della crescente domanda di abbigliamento di lusso made in Italy. L’azienda è in una posizione privilegiata per capitalizzare la crescente domanda di prodotti di alta qualità e di stile, realizzati con un’attenzione particolare ai dettagli e alla sartorialità.
La nuova boutique di Roma è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno di Jacob Cohen per il mercato italiano, uno dei più importanti per il brand. L’apertura di nuovi monomarca e pop-up store in altri Paesi è un segno della volontà dell’azienda di espandersi in nuovi mercati e di raggiungere un pubblico più ampio.
Il futuro di Jacob Cohen sembra promettente, con l’azienda che punta a consolidare la sua posizione di leader nel mercato del denim di lusso.
Un’Impresa Italiana di Successo
La storia di Jacob Cohen è un esempio di successo italiano nel mondo della moda. L’azienda ha saputo coniugare tradizione e innovazione, creando un prodotto di alta qualità che è apprezzato in tutto il mondo. L’espansione internazionale di Jacob Cohen è una conferma della capacità dell’Italia di competere a livello globale nel settore del lusso. L’azienda è un esempio di come la passione, la creatività e l’attenzione ai dettagli possano portare al successo, anche in un mercato competitivo come quello della moda.