Un horror gotico sulla Dust Bowl
“Hold Your Breath” è un film horror in costume ambientato negli anni ’30, durante la Dust Bowl, un periodo di terribili tempeste di polvere che colpirono le pianure dell’America centrale. La protagonista, Margaret, interpretata da Sarah Paulson, è una madre che lotta per proteggere le sue figlie da una presenza misteriosa e sinistra, mentre affronta il trauma della perdita del marito e la crescente follia che la attanaglia.
Il film è stato scritto da Karrie Crouse (Westworld) e co-diretto da Sarah Paulson e Will Joines. La storia è ambientata in una fattoria isolata, dove Margaret cerca di tenere tutto sotto controllo, ma la sua mente si disintegra a causa dell’isolamento, del trauma della perdita, della responsabilità di proteggere la famiglia e della minaccia che incombe fuori dalla porta.
Il cambiamento climatico come metafora
La Dust Bowl è stata un periodo di siccità e uragani di sabbia violenti, causati dall’eccessivo sfruttamento del terreno. “Fu colpa dell’avidità umana”, afferma Sarah Paulson, “che spingeva a produrre sempre più, senza ruotare i campi, senza ascoltare Madre natura”. L’attrice lancia un monito: “Stiamo ripetendo gli errori del passato”.
Il film utilizza la Dust Bowl come metafora per i cambiamenti climatici che stiamo vivendo oggi. La minaccia esterna, rappresentata dalle tempeste di polvere, si confonde con il mostro interiore di Margaret, che è costretta ad affrontare il lutto e la cura delle figlie in un contesto di crescente instabilità ambientale.
La psicologia di una donna in crisi
Sarah Paulson ha deciso di diventare protagonista e produttrice esecutiva di “Hold Your Breath” per la sua profonda attrazione per la psicologia del personaggio di Margaret. “Mi interessava indagare come ogni essere umano possa reagire in modo diverso da chi gli sta accanto di fronte a un trauma o a una minaccia”, spiega l’attrice.
L’esperienza del lockdown, con la sua “fragilità e separazione dalle persone care”, ha contribuito a plasmare la sua interpretazione. “L’idea che persino l’aria fosse qualcosa di cui aver paura è centrale nel film”, afferma Paulson.
Solidarietà femminile e impegno sociale
Oltre alla denuncia ambientale, il film affronta temi di salute mentale e solidarietà femminile. “Almeno in questo siamo migliorati”, afferma Sarah Paulson. “Credo che oggi tra le donne ci sia un senso di solidarietà e di sostegno reciproco che è davvero fondamentale”.
L’attrice è impegnata anche sul fronte dei diritti Lgbtq+ e ha espresso il suo sostegno a una candidata donna alla Casa Bianca. “La cosa migliore che può succedere a questo paese è mandarne una alla Casa Bianca”, afferma Paulson. “È un obbligo morale: da una parte c’è una persona onesta, dall’altra un criminale. Il vero horror sarebbero altri quattro anni di Donald Trump”.
Un film inquietante e profondo
“Hold Your Breath” è un film inquietante e profondo che affronta temi di grande attualità. La storia di Margaret, una donna che lotta per sopravvivere in un mondo in crisi, è un monito per tutti noi. Il film ci invita a riflettere sulla nostra responsabilità nei confronti dell’ambiente, sulla nostra capacità di affrontare il trauma e sulla necessità di solidarietà e sostegno reciproco.
Un film che ci invita a riflettere
“Hold Your Breath” è un film che ci invita a riflettere su diversi temi cruciali. Il cambiamento climatico, la salute mentale, la solidarietà femminile e la politica sono solo alcuni degli argomenti che vengono affrontati in modo profondo e coinvolgente. Il film ci ricorda che siamo tutti interconnessi e che le nostre azioni hanno un impatto sul mondo che ci circonda. È un film che ci invita a essere più consapevoli e responsabili, non solo nei confronti dell’ambiente, ma anche nei confronti degli altri.