Guardiola smentisce le voci di addio al City
Pep Guardiola, ospite a “Che tempo che fa” su La Nove, ha smentito le voci di un suo possibile addio al Manchester City. In risposta ad una domanda di Fabio Fazio, l’allenatore catalano ha dichiarato: “Lasciare il City? Non è vero. Devo riflettere. Nuovo allenatore dell’Inghilterra? Neanche questo è vero. Se avessi deciso lo direi. Neanche io lo so”.
Guardiola ha poi scherzato sull’ipotesi di un futuro in Italia, affermando: “Se Roberto Baggio mi accompagna vengo in Italia come suo assistente”.
Guardiola su Cruijff e Mazzone
Nel corso dell’intervista, Guardiola ha reso omaggio a Johan Cruijff, definendolo “un genio” che lo ha “fatto innamorare del calcio”. “Non mi immagino il mio percorso nel calcio senza la figura di Cruijff”, ha spiegato Guardiola, ricordando il grande calciatore e tecnico olandese che ha avuto come allenatore nel Barcellona. “Mi ha insegnato tanto a livello tattico ma soprattutto l’intuizione che anche se qualcosa va male significa che deve venirne una buona”.
Guardiola ha poi ricordato con affetto Carlo Mazzone, che lo ha allenato nel Brescia. “Per l’italiano mi ha aiutato tantissimo Francesco De Gregori con le sue canzoni. La mia preferita è “La storia siamo noi”. Non l’ho mai conosciuto”, ha detto Guardiola. “Mazzone? Ero in tribuna allo stadio e, quando l’ho visto andare a protestare sotto la curva dell’Atalanta, ho detto: “Questo è il mio allenatore”. La prima volta mi ha detto: “Aho, nun te volevo qui”. Poi siamo sempre stati molto legati ed insieme nei momenti importanti”.
L’affetto per Baggio e l’episodio del cane
Guardiola ha poi parlato di Roberto Baggio, suo compagno di squadra nel Brescia. “Baggio? Se piango adesso mi dispiace. L’ho conosciuto alla fine della sua carriera. Aveva un ginocchio che era una lavatrice ed era fortissimo. Posso immaginare quando era all’apice. Era una persona solare. Non era solo un grande calciatore è che è una bella persona. Penso che non ci sia un posto in Italia dove non è amato. Lui portava il cane all’allenamento ma noi tutti glielo permettevamo. Perché lui era diverso”.
A sorpresa, Roberto Baggio è intervenuto in collegamento video per ricordare l’episodio del cane: “Lo portai al campo ma non sapevo che Mazzone aveva paura dei cani e che si era arrabbiato già con un mio compagno che giorni prima aveva portato il suo cane. Vide il cane e si arrabbiò ancora con il mio compagno ma lui gli disse che era mio. Allora Mazzone disse: “Ahò, e fatelo giocà. Dategle un biscotto”.
Guardiola sulla nuova Champions League
Guardiola ha infine commentato la nuova formula della Champions League: “Non l’ho capita neanch’io. Vedremo come è andata a fine stagione”.
Guardiola: un allenatore che ama l’Italia
Le parole di Guardiola sull’Italia e sui suoi ex allenatori e compagni di squadra dimostrano un profondo affetto per il nostro paese. L’allenatore catalano ha sempre mostrato un grande rispetto per il calcio italiano e per i suoi protagonisti, e la sua conoscenza del nostro idioma e della nostra cultura è evidente. Forse, un giorno, lo vedremo davvero allenare in Italia, magari proprio con Roberto Baggio al suo fianco.