Contro il G7 Salute: una marea di persone per la sanità pubblica
Ad Ancona, nel contro-evento della “Campagna NoG7 Not on my body, fuori il profitto dalla salute”, oltre 2mila persone si sono radunate in piazza Cavour per manifestare contro il G7 Salute. Il corteo, che ha sfilato lungo il viale della Vittoria, ha visto la partecipazione di operatori sanitari, associazioni, sindacati, centri sociali, partiti, movimenti per la pace e per la Palestina.
Il messaggio principale era chiaro: “Sanità pubblica, libera, universale e gratuita”. I manifestanti hanno ribadito il diritto alla salute come bene comune, denunciando l’influenza del profitto e chiedendo un sistema sanitario accessibile a tutti, di qualità e equo.
Un corteo variegato con diverse istanze
Il corteo era composto da un’ampia varietà di persone e gruppi, con striscioni e bandiere che riassumevano le diverse istanze. Tra i temi principali: la lotta alla guerra, la difesa dell’ambiente, la tutela dei diritti delle donne e la libertà di scelta per l’aborto.
“Stop Israel’s war, Stop genocide”, “la salute è un diritto globale, no alla speculazione del capitale”, “il sistema è la malattia, la ribellione è la cura”, “no alla messa fuori legge dei movimenti e del dissenso”, “fermate il disastro ambientale”, “abortion saves lives”: questi sono solo alcuni degli slogan che hanno scandito il corteo.
Un’azione di protesta contro il G7 come vetrina
La manifestazione ad Ancona è stata organizzata come parte di un percorso di mobilitazione che ha visto incontri e assemblee in contrapposizione ai lavori del G7 Salute. L’obiettivo era quello di dare visibilità alle persone e alle loro istanze, “fuori dai recinti”, come ha sottolineato Michele Binotti della Campagna Not on my body.
Alfredo Rossini, medico di Urbino, ha espresso la posizione di molti operatori sanitari presenti: “no al G7 come vetrina, passerella mediatico istituzionale”. La loro lotta si concentra sul diritto alla salute come bene inalienabile, da garantire attraverso servizi sanitari pubblici accessibili, di qualità e universali.
La critica al G7 Salute e al modello di sviluppo attuale
Vittorio Agnoletto di Medicina democratica ha sottolineato la critica al G7 Salute e al modello di sviluppo che lo sottende. L’incontro tra i sette governi, secondo Agnoletto, è “una presa in giro” che non tiene conto della reale situazione della sanità pubblica a livello globale.
Agnoletto ha ricordato che il ministro della Salute italiano ha dichiarato che al centro del G7 c’è “One Health”, un concetto che per l’Oms implica attenzione alla salute degli esseri umani, degli animali e la tutela dell’ambiente. Tuttavia, secondo Agnoletto, i sette governi del G7 sono accomunati dal tentativo di bloccare la transizione ecologica e di riproporre lo stesso modello di sviluppo che ha prodotto patologie, decessi e che mette a rischio l’ambiente.
La sanità pubblica come bene comune
La manifestazione ad Ancona ha dimostrato la crescente preoccupazione per il futuro della sanità pubblica. La partecipazione di operatori sanitari, associazioni e cittadini di diverse regioni italiane dimostra che la lotta per un sistema sanitario universale e gratuito è un tema che unisce persone diverse. Il G7 Salute, con la sua attenzione al profitto e alla speculazione, rappresenta un ostacolo per la realizzazione di un sistema sanitario che tuteli la salute di tutti come bene comune.