Nuove candidature per la finale di Champions 2027
L’Italia potrebbe avere una nuova chance di ospitare la finale di Champions League nel 2027. Dopo la revoca della finale a Milano, la Uefa ha aperto un processo per nuove candidature, come ha dichiarato Giorgio Marchetti, vice segretario generale della Uefa, in un’intervista a Radio Anch’io Sport.
“Il processo è stato aperto da qualche giorno con una lettera a tutte le federazioni. Ci aspettiamo che le manifestazioni di interesse siano espresse entro il mese, c’è una data di scadenza prima della fine di ottobre. Solo allora sapremo quali candidature ci sono e cosa possiamo aspettarci”, ha spiegato Marchetti.
Il nuovo format delle coppe europee: imprevedibilità e interesse
Marchetti ha anche discusso del nuovo format delle coppe europee, introdotto quest’anno, che ha generato alcune polemiche per il numero di partite.
“Ci si deve aspettare un numero significativo di giornate per capire il trend. Il nostro obiettivo è cercare di rendere il format più interessante, toccare i pochi punti deboli della competizione come i gironi troppo scontati ed evitare di arrivare alla fine del girone con partite prive di interesse”, ha affermato.
Il dirigente Uefa ha sottolineato l’imprevedibilità del nuovo format, citando esempi di risultati eclatanti nelle prime giornate e di squadre che hanno perso partite dopo vittorie significative.
“Nelle prime due giornate sono stati risultati eclatanti, ma chi ha vinto 9-2 ha poi perso la partita dopo. Due delle squadre che guidano il ranking Uefa hanno già perso una partita. Le caratteristiche di imprevedibilità di questo formato porteranno una competizione interessante e vivace fino all’ultima giornata”, ha concluso.
Il calendario fitto e il turnover dei giocatori
Marchetti ha affrontato anche la questione del calendario fitto, un motivo di polemica da parte di molti giocatori.
“Il calendario è una delle complessità del nostro tempo, è un argomento sensibile: è vero che ci sono più partite, però ci sono altri fattori come le rose più ampie e un turnover più ampio. I dati dicono che di fronte a un maggior numero di partite giocate, il numero di minuti giocati dai singoli giocatori rimane sostanzialmente stabile. Nella stagione 2023-24 nelle rose di tutti i campionati europei, i top 11 di ogni squadra hanno giocato circa il 70% dei minuti. Il turnover è in forte crescita. Da stagione a stagione, l’aumento del numero dei giocatori utilizzati da ciascuna squadra è di circa il 10% del cento”, ha spiegato.
Situazione stadi in Italia
Infine, Marchetti ha espresso la sua preoccupazione per la situazione degli stadi in Italia.
“Mi auguro che l’Italia sappia darsi una svolta. Sappiamo tutti che l’impiantistica italiana non sia all’altezza. Anche i club ne hanno avuto un grande beneficio”, ha concluso.
L’Italia e la Champions League
L’Italia ha una grande tradizione calcistica e ospitare la finale di Champions League sarebbe un onore per il paese. La revoca della finale a Milano è stata un duro colpo, ma la Uefa ha aperto la porta a nuove candidature, dando all’Italia una seconda possibilità. Spero che le federazioni italiane si mobiliteranno per presentare una candidatura forte e convincente. L’Italia ha tutto il potenziale per ospitare un evento di tale portata, ma è fondamentale che si lavori con impegno per migliorare le infrastrutture e garantire un’organizzazione impeccabile.