Simulazione di evacuazione a Bacoli
La Protezione civile, guidata dal capo dipartimento Fabio Ciciliano, ha organizzato una simulazione di evacuazione dei reperti del museo del castello di Baia, a Bacoli, in previsione di un’eventuale eruzione del vulcano dei Campi Flegrei. L’esercitazione, svolta in sinergia con il ministero della Cultura, i Vigili del fuoco e altri reparti, ha simulato lo spostamento dei reperti in caso di emergenza reale.
Il capo dipartimento Ciciliano ha sottolineato l’importanza di salvaguardare il patrimonio culturale, definendolo “la memoria storica delle comunità del nostro Paese”. In caso di eruzione, i reperti sarebbero trasferiti alla Reggia di Caserta. La simulazione ha preso in considerazione anche un possibile rischio sismico, con la definizione di una logica di priorità per i reperti in caso di impossibilità di evacuare tutti.
Per rendere la simulazione più realistica, sono state ricreate situazioni di emergenza all’interno del museo, come la caduta di reperti a terra e piccoli cedimenti del muro, simulando le conseguenze di un terremoto.
Priorità e messa in sicurezza dei reperti
Il piano di evacuazione prevede una priorità nella scelta dei reperti da spostare in caso di emergenza. I reperti considerati più rappresentativi sarebbero i primi a essere evacuati. Per i reperti non trasportabili, il piano prevede la messa in sicurezza con opere provvisorie e veloci, seguite da un’attività di restauro in un secondo momento.
La simulazione ha dimostrato l’importanza di un piano di emergenza ben definito per salvaguardare il patrimonio culturale in caso di calamità naturale. Il coordinamento tra le diverse istituzioni coinvolte è fondamentale per garantire un’efficace evacuazione dei reperti e la loro successiva conservazione.
La tutela del patrimonio culturale in aree a rischio
La simulazione di evacuazione a Bacoli evidenzia la complessità della gestione del patrimonio culturale in aree a rischio vulcanico. La salvaguardia di beni di inestimabile valore storico e artistico rappresenta una sfida non solo per la Protezione civile, ma anche per le istituzioni culturali e per la comunità locale. È fondamentale che i piani di emergenza siano aggiornati e che la popolazione sia informata sui comportamenti da adottare in caso di eruzione. La collaborazione tra le diverse istituzioni e la consapevolezza della comunità sono elementi essenziali per garantire la sicurezza del patrimonio culturale e la sua trasmissione alle future generazioni.