Seagal: “Morirò per Putin”
L’attore statunitense Steven Seagal, famoso per i suoi ruoli d’azione negli anni ’80 e ’90, ha dichiarato in un nuovo documentario di essere pronto a combattere per il presidente russo Vladimir Putin. In una dichiarazione che ha suscitato scalpore, Seagal ha affermato di essere disposto a “morire se necessario” per il leader russo. Questa dichiarazione arriva in un momento di crescente tensione tra Russia e Occidente, con la guerra in Ucraina che continua a sconvolgere l’ordine mondiale.
Un legame con la Russia
Seagal, che ha visto la sua carriera a Hollywood declinare, si è avvicinato alla Russia e a Putin negli ultimi anni. Ha ottenuto la cittadinanza russa nel 2016 e nel 2018 è stato nominato dal ministero degli Esteri russo come “Rappresentante speciale per i collegamenti culturali tra Russia e Stati Uniti, il patrimonio culturale e storico a titolo volontario”. Da allora, Seagal ha ripetutamente elogiato la Russia e il suo presidente, mostrando un forte sostegno al paese fin dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina.
Un sostegno incondizionato
Seagal è stato una delle poche “celebrità” occidentali ad assistere all’insediamento di Putin al suo quinto mandato nel maggio 2024. La sua posizione a favore della Russia è stata ampiamente criticata, con molti che lo accusano di essere un “propagandista” del regime di Putin. Tuttavia, Seagal sembra rimanere fermo nelle sue convinzioni, dimostrando un sostegno incondizionato al presidente russo e alla sua politica.
Un’alleanza controversa
La dichiarazione di Seagal solleva interrogativi sulla natura del suo legame con la Russia e il suo sostegno a Putin. È lecito chiedersi se la sua posizione sia dettata da convinzioni politiche profonde o da altri interessi. In un momento di grande incertezza geopolitica, la posizione di Seagal rappresenta un caso di studio interessante sull’influenza delle celebrità e la loro capacità di plasmare l’opinione pubblica.