Detenzione arbitraria di dipendenti Onu e Ong
Le Nazioni Unite e diverse organizzazioni non governative (Ong) hanno espresso “grave preoccupazione” per la detenzione arbitraria di un gran numero di loro dipendenti da parte degli Houthi nello Yemen. In una dichiarazione congiunta, le agenzie Onu e le Ong hanno chiesto il rilascio immediato di tutti i detenuti.
Si stima che gli Houthi, sostenuti dall’Iran, abbiano in custodia decine di dipendenti delle Nazioni Unite e di diverse organizzazioni umanitarie. La maggior parte di questi dipendenti è stata detenuta dallo scorso giugno.
La dichiarazione, firmata da importanti figure come il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk e il direttore esecutivo di Oxfam International Amitabh Behar, esprime “estrema preoccupazione” per le notizie secondo cui il governo de facto degli Houthi avrebbe avviato procedimenti penali contro un numero significativo di colleghi detenuti.
Le autorità Houthi non hanno rilasciato alcun commento in merito alle accuse.
Cronologia degli arresti
Nel giugno 2024, gli Houthi hanno arrestato 13 membri del personale delle Nazioni Unite, tra cui sei dipendenti dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Oltre a questi, sono stati arrestati più di 50 membri di on e un dipendente di un’ambasciata.
La detenzione di questi dipendenti ha sollevato preoccupazioni a livello internazionale, con le Nazioni Unite e le Ong che hanno condannato le azioni degli Houthi e chiesto il loro rilascio immediato.
Il contesto della crisi yemenita
La crisi nello Yemen è un conflitto complesso e prolungato, con implicazioni umanitarie devastanti. La guerra civile, che dura da anni, ha causato una grave crisi umanitaria, con milioni di persone che soffrono di fame, malattie e mancanza di accesso all’assistenza medica.
La detenzione di dipendenti Onu e Ong da parte degli Houthi è un’ulteriore preoccupazione in un contesto già precario. L’impedimento al lavoro di queste organizzazioni potrebbe avere conseguenze negative per la popolazione yemenita, che dipende in gran parte dall’assistenza umanitaria per sopravvivere.
È fondamentale che la comunità internazionale continui a fare pressione sugli Houthi per il rilascio immediato dei dipendenti detenuti e per garantire la sicurezza di tutto il personale umanitario che opera nello Yemen.