Barche confiscate trasformate in simboli di legalità
La campagna “Mare di Legalità”, partita il 28 giugno da Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha raggiunto Trieste in occasione della Barcolana. L’iniziativa mira a dare nuova vita a barche a vela confiscate alla criminalità organizzata, trasformandole in simboli di legalità e inclusione sociale. Queste imbarcazioni, un tempo impiegate nel traffico di migranti e stupefacenti, sono state affidate dallo Stato alla Lega Navale Italiana (LNI) e ora vengono utilizzate per attività istituzionali legate alla cultura del mare, allo sport, alla formazione nautica e alla protezione ambientale.
Le 21 barche a vela attualmente operative sono state intitolate a vittime della mafia e del terrorismo, rendendo ancora più significativo il messaggio di legalità che la campagna vuole trasmettere.
‘Anassa’ ed ‘Eros’ a Trieste per la Barcolana
A Trieste, in occasione della Barcolana, due barche della legalità, “Anassa” ed “Eros”, sono state protagoniste di attività nautiche rivolte a giovani e persone con disabilità, promuovendo l’avvicinamento al mare e alla vela.
Obiettivi futuri della campagna
Il Presidente nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, ha illustrato le finalità del progetto, sottolineando l’obiettivo di dare maggiore continuità alle attività nel corso di tutto l’anno e di arrivare a 30 imbarcazioni attive. L’obiettivo è quello di valorizzare i beni confiscati e proiettare la missione istituzionale e i valori della legalità e della LNI dal mare verso terra, con particolare attenzione all’inclusione delle fasce più fragili della popolazione.
Prossimi appuntamenti
Il prossimo evento di presentazione della campagna “Mare di Legalità” si terrà al Castello Aragonese di Taranto il 25 ottobre.
Lo sport come strumento di inclusione e legalità
La campagna ‘Mare di Legalità’ rappresenta un esempio concreto di come lo sport possa essere un potente strumento di inclusione sociale e promozione della legalità. L’iniziativa della Lega Navale Italiana, che trasforma barche confiscate alla criminalità organizzata in strumenti di formazione e attività sportive, dimostra come il mare possa essere un luogo di crescita e di rigenerazione per le persone più fragili e un simbolo di rinascita per un futuro più giusto e equo.