Un viaggio nel passato pagano di Roma
Il Santuario Siriaco del Gianicolo, un tesoro archeologico nascosto alle falde di Villa Sciarra nel Rione Trastevere, riapre le sue porte al pubblico con quattro giornate di visite gratuite. Questo luogo, testimone di un passato ricco di culti e di storia, ci riporta indietro nel tempo, svelandoci l’ascesa e la caduta delle religioni pagane dalle origini di Roma fino alla tarda antichità.
Situato su un terreno un tempo sacro alla ninfa Furrina, il santuario fu costruito nel IV secolo d.C. sui resti di edifici precedenti, risalenti al I e II secolo d.C.. La sua scoperta nel 1906 ha dato inizio a oltre un secolo di indagini archeologiche e studi per decifrarne la funzione e la storia.
Inizialmente considerato un luogo di culti siriaci, il santuario è stato recentemente reinterpretato come dedicato a Osiride, grazie a nuove scoperte e studi. Una statuetta in bronzo, alta 50 centimetri, raffigurante una figura maschile avvolta nelle spire di un serpente, è stata rinvenuta in un ambiente sotterraneo e identificata con Osiride. Oggi, la statuetta è esposta al Museo Nazionale Romano, a testimonianza di questa scoperta fondamentale.
Un luogo di culto privato in un’epoca di cambiamento
La particolarità del Santuario Siriaco risiede nel fatto che non era un tempio pubblico, ma un edificio privato. Questo aspetto ci fornisce un’interessante testimonianza della persistenza dei culti pagani in un’epoca di profondi cambiamenti religiosi. Infatti, con l’Editto di Tessalonica del 380, l’imperatore Teodosio aveva proibito ogni forma di paganesimo.
La presenza di un luogo di culto privato come il Santuario Siriaco ci indica che la religione pagana non scomparve immediatamente, ma continuò a sopravvivere in forme più nascoste e private, in contesti domestici o in luoghi come questo, dove i fedeli potevano continuare a praticare i loro riti in segreto.
Un tesoro archeologico da scoprire
Il Santuario Siriaco è un luogo dal grande fascino, ricco di storia e di mistero. La sua riapertura al pubblico rappresenta un’occasione unica per immergersi in un passato affascinante e per scoprire un tesoro archeologico nascosto nel cuore di Roma.
Il sito, che si trova in un’area commerciale e produttiva connessa con gli scali fluviali e i mercati dell’antica Roma, è stato oggetto di importanti interventi di restauro e messa in sicurezza. La riapertura al pubblico precede l’allestimento di uno spazio espositivo e di un punto di accoglienza nella ex casa del custode, che arricchiranno ulteriormente l’esperienza di visita.
Le visite, in programma per il 13, 20, 27 ottobre e 10 novembre, si prenotano scrivendo a ss-abap-rm.santuariosiriaco@cultura.gov.it. Un’occasione da non perdere per scoprire un luogo affascinante e ricco di storia, che ci riporta indietro nel tempo, svelandoci un’epoca di transizione e di cambiamento nella storia di Roma.
Un ponte tra passato e presente
La riapertura del Santuario Siriaco rappresenta un’occasione preziosa per riconnetterci con il passato di Roma e per comprendere come i culti pagani si sono evoluti e hanno lasciato un segno indelebile nella storia della città. L’apertura di questo sito archeologico al pubblico è un’iniziativa lodevole che promuove la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Roma, offrendo al contempo un’esperienza di viaggio nel tempo affascinante e coinvolgente.