L’unione come forza: le parole delle ginnaste
Le ginnaste italiane, protagoniste dell’argento conquistato a Parigi 2024, hanno partecipato al Festival dello Sport a Brescia, dove hanno condiviso le loro esperienze e i loro sentimenti. Alice D’amato ha sottolineato l’importanza del legame di squadra, definendolo come “un rapporto molto stretto” e una “seconda famiglia”. “A Brescia si è creata come una seconda famiglia. Siamo come sorelle. Quindi arrivare a questo risultato è stata una soddisfazione grandissima”, ha aggiunto Giorgia Villa.
Manila Esposito, medaglia di bronzo alla trave a Parigi 2024, ha espresso la sua ammirazione per le ginnaste più esperte, soprattutto per Vanessa Ferrari. “Da piccola guardavo tutte loro, soprattutto Vanessa, che erano un punto di riferimento perché erano quelle forti. Ho sempre voluto diventare come loro. Quindi poter gareggiare con loro è bello”, ha confessato.
Il futuro incerto di Vanessa Ferrari
Vanessa Ferrari, che ha annunciato il ritiro dalla ginnastica professionistica quest’estate, ha espresso il suo desiderio di rimanere coinvolta nello sport. “Sicuramente mi vedo dentro questo sport al cento per cento, perché penso che posso dare ancora molto”, ha dichiarato. “Se avessi la possibilità di stare ancora accanto a queste ragazze mi piacerebbe, anche se non so ancora in quale ruolo”.
Le parole di Ferrari lasciano intravedere un possibile futuro come allenatrice o dirigente, ma la sua decisione definitiva rimane ancora incerta. La sua esperienza e la sua leadership potrebbero essere preziose per le giovani ginnaste italiane, che si apprestano a scrivere un nuovo capitolo nella storia della ginnastica italiana.
Un futuro luminoso per la ginnastica italiana?
L’argento conquistato a Parigi 2024 rappresenta un segnale positivo per la ginnastica italiana. La forte coesione di squadra e la presenza di giovani talenti promettenti lasciano ben sperare per il futuro. Tuttavia, il ritiro di Vanessa Ferrari lascia un vuoto importante, e la sua eventuale partecipazione in un ruolo diverso rimane un’incognita. Sarà fondamentale garantire un passaggio di testimone fluido e un ambiente di crescita positivo per le giovani ginnaste, per mantenere alto il livello della ginnastica italiana.