Raid aereo israeliano uccide il comandante della Jihad islamica
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato l’uccisione di Mohammad Abdullah, comandante supremo della Jihad islamica palestinese, in un raid aereo condotto ieri nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem, in Cisgiordania. Abdullah era stato nominato capo della milizia a Tulkarem dopo l’uccisione del suo predecessore, Mohammed Jabber, in uno scontro a fuoco alla fine di agosto. Le Idf affermano che Abdullah era responsabile dell’organizzazione di numerose attività della Jihad islamica, tra cui “molti attacchi” con l’utilizzo di esplosivi contro le truppe israeliane.
Seconda vittima e sequestro dei corpi
Le Idf hanno anche confermato l’uccisione di un secondo terrorista nell’attacco aereo. L’agenzia di stampa palestinese Wafa identifica la seconda vittima come Awad Omar, proveniente dalla vicina città di Bal’a. Secondo Wafa, i corpi dei due uomini sono stati sequestrati dalle truppe israeliane. Le Idf hanno precisato di aver trovato fucili semiautomatici e giubbotti antiproiettile sulle due vittime.
Possibili conseguenze e reazioni
L’uccisione di Mohammad Abdullah, figura di spicco della Jihad islamica, potrebbe intensificare le tensioni nella regione. La Jihad islamica, gruppo armato palestinese con una lunga storia di conflitto con Israele, ha già espresso la sua intenzione di vendicare la morte del suo comandante. Le reazioni internazionali all’incidente sono ancora in corso, con diverse organizzazioni internazionali che esprimono preoccupazione per l’escalation della violenza nella regione.
Un’escalation di violenza?
La morte di Mohammad Abdullah è un evento significativo che potrebbe innescare un’escalation di violenza nella regione. La Jihad islamica è un gruppo armato con una lunga storia di conflitto con Israele, e la sua reazione all’uccisione del suo comandante potrebbe essere significativa. La comunità internazionale dovrebbe impegnarsi per favorire il dialogo e la de-escalation della violenza, al fine di evitare un’ulteriore escalation del conflitto.