L’Italia cerca la vittoria per consolidare il nuovo corso
Dopo la delusione dell’Europeo, l’Italia è in cerca di riscatto e di un nuovo corso. Le vittorie contro Francia e Israele hanno dato un segnale positivo, ma la partita contro il Belgio è considerata “spartiacque” da Luciano Spalletti. Un successo permetterebbe agli azzurri di raggiungere il punteggio pieno nel girone di Nations League e di qualificarsi ai quarti di finale, ma soprattutto di presentarsi da testa di serie al sorteggio per i gironi qualificatori del prossimo Mondiale.
“Vincere ci consentirebbe di consolidare quello che abbiamo visto fino a questo momento e di fare tutte le cose un po’ più tranquillamente”, ha spiegato il commissario tecnico. “Abbiamo bisogno di dare seguito a quanto fatto a settembre.”
Un gruppo giovane e pronto a fare il salto di livello
Spalletti ha puntato su un gruppo giovane e talentuoso, con un’età media che continua a scendere. “Vedo questi giovanotti pronti per fare il salto di livello”, ha ribadito il ct. “Durante gli allenamenti, avendoci a che fare direttamente, ce lo dimostrano di volta in volta.”
L’obiettivo è quello di costruire una squadra che possa competere ai massimi livelli, con un gruppo che si distingue per il suo spirito di squadra e la sua voglia di successo. “Questo gruppo lascia ben sperare su quello che sarà il nostro futuro”, ha detto Spalletti. “Soprattutto come modo di stare insieme, essere amici e nella vita normale. Ho avuto un po’ di tempo per pensare, ci sono settimane che passano in un attimo e ore che non passano mai, ora ho la sensazione di avere ragazzi che vogliono far conoscere di che pasta sono fatti.”
L’ombra del Mondiale e l’obbligo morale
L’obiettivo di qualificarsi ai Mondiali, un torneo che manca all’Italia da due edizioni, è sempre presente. “Andarci lo sentiamo come un obbligo”, ha detto Spalletti. “È un torneo che ha determinato la nostra storia, ha fatto felice tante persone e partecipare a quella competizione è qualcosa di veramente importante ma non deve diventare un’ossessione.”
Il ct ha parlato di “obbligo assoluto morale” nel suo lavoro quotidiano a Coverciano, un lavoro che ha portato a lasciare fuori diversi calciatori dall’ultima tornata di convocati. “Ma Zaccagni ha chiesto lui di rimanere fuori per recuperare da un suo problema”, ha concluso. “Chiesa sta poco bene, Zaniolo ha iniziato a giocare da poco e Politano lo continuiamo a seguire e di lui sappiamo tutto.”
Un omaggio a Totò Schillaci
Prima della partita, l’Olimpico renderà omaggio a Totò Schillaci, a tre settimane dalla sua scomparsa. Le luci dello stadio saranno spente e i tifosi saranno invitati ad accendere le torce dei propri smartphone. Sui maxischermi comparirà il volto dell’ex attaccante della Nazionale, seguito da un video emozionale, mentre dalla Tribuna Tevere si alzeranno delle fontane luminose.
Un tributo in quello stesso stadio dove Schillaci aveva realizzato le prime quattro delle sei reti messe a segno nel Mondiale di Italia ’90, un bottino che gli era valso il titolo di capocannoniere del torneo e l’ingresso di diritto nel gotha del calcio.
La sfida del rinnovamento
La partita contro il Belgio rappresenta un momento cruciale per l’Italia, che sta cercando di ridefinire la propria identità dopo la delusione dell’Europeo. La scelta di Spalletti di puntare su un gruppo giovane e talentuoso è un segnale di cambiamento e di fiducia nel futuro. Sarà interessante vedere come questo nuovo corso si evolverà nelle prossime partite e se l’Italia riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati.