La ferma condanna di Meloni
La premier Giorgia Meloni ha espresso la sua ferma condanna contro la diffusione di video artefatti con il suo volto su quello di attrici porno, ribadendo che si tratta di una forma di violenza contro le donne. In un’udienza in videocollegamento dal tribunale di Sassari, Meloni, costituitasi parte civile, ha dichiarato: “È intollerabile per come mi hanno fatto sentire quelle immagini, è intollerabile in generale, ancora di più per una persona come me che ogni giorno lavora contro la violenza sulle donne”. La premier ha ribadito la sua linea dura contro questo genere di soprusi, sottolineando che “se lasciamo passare che la faccia di qualsiasi donna possa essere montata sul corpo di un’altra donna, ci troveremo i nostri figli in queste situazioni”. Meloni ha richiesto un risarcimento di 100.000 euro, che saranno devoluti al Fondo del ministero dell’Interno per le donne vittime di violenza.
Il processo a Sassari
Il processo a carico di Alessio Scurosu, accusato di aver diffuso i video artefatti, è in corso a Sassari. L’inchiesta, avviata nel 2020 dalla Polizia postale di Sassari, ha identificato i presunti autori dei video tramite il nickname utilizzato online. Il padre di Alessio, Roberto Scurosu, ha ottenuto dalla giudice la messa alla prova e l’affidamento all’Ufficio di esecuzione penale esterna, svolgendo un programma di lavoro di pubblica utilità presso l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Il processo a carico di Alessio Scurosu proseguirà il 12 febbraio con le deposizioni dei testi della Procura.
Un caso emblematico di violenza digitale
Questo caso rappresenta un esempio lampante di come la tecnologia possa essere utilizzata per perpetrare atti di violenza contro le donne. La diffusione di contenuti falsi e manipolati con l’intento di umiliare e denigrare una persona, in questo caso una figura pubblica come la premier Meloni, è un atto grave che merita una ferma condanna. L’utilizzo di tecnologie come l’intelligenza artificiale per creare contenuti falsi e diffondere disinformazione è un fenomeno in crescita, che richiede una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e della società civile.