Caldo estremo e incendi decimano i polli in Bolivia
L’ondata di caldo e gli incendi boschivi che stanno colpendo la Bolivia hanno avuto un impatto devastante sull’allevamento avicolo del Paese. Secondo Omar Castro, dirigente dell’Associazione degli allevatori di pollame (Ana) boliviana, la mortalità dei polli è aumentata dell’11% a causa delle condizioni climatiche estreme, con un bilancio di 2,3 milioni di polli morti. Le alte temperature e il fumo, infatti, rendono difficile per i pulcini disperdere il calore, e quando cercano di regolare la temperatura corporea respirando attraverso il becco, inalano microrganismi che indeboliscono il loro sistema immunitario.
Riduzione dell’offerta e aumento dei prezzi
La morte di milioni di polli ha portato a una significativa riduzione dell’offerta di carne bianca nei mercati boliviani, con un conseguente aumento dei prezzi del 10%. Questa situazione sta creando difficoltà per i consumatori, che si trovano a dover affrontare un costo della vita più alto.
Impatto anche sulla produzione di carne rossa
Il fumo degli incendi non ha colpito solo i polli. Jorge Silva, viceministro boliviano per la Difesa dei consumatori, ha spiegato che anche le mucche e i buoi sono stati colpiti dal fumo, che li induce a mangiare meno e a perdere peso. Questo fenomeno sta contribuendo alla riduzione della produzione di carne rossa e, di conseguenza, anche in questo settore si registra un aumento dei prezzi.
Le conseguenze di un’emergenza climatica
L’emergenza climatica sta avendo un impatto significativo sulle economie di molti paesi, e la Bolivia ne è un esempio lampante. Questo evento evidenzia la fragilità dei sistemi produttivi di fronte a eventi climatici estremi e sottolinea l’urgenza di adottare misure per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai loro effetti. La scarsità di risorse alimentari e l’aumento dei prezzi possono avere conseguenze sociali ed economiche importanti, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.