Gentiloni: “Non ci sono motivi per ritorsioni”
Il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni ha rassicurato sulla decisione della Cina di imporre misure anti-dumping provvisorie sui brandy importati dall’Ue. Interpellato sulla questione, Gentiloni ha affermato che l’Unione Europea ha condotto un’indagine seria sui rischi di sovrapproduzione in alcuni settori e ha preso decisioni appropriate e proporzionate.
“Non siamo mai preoccupati, siamo ragionevoli. Abbiamo condotto un’indagine seria sui rischi di sovrapproduzione in alcuni settori. Abbiamo preso decisioni appropriate e molto proporzionate e non penso che ci sia motivo di reagire a queste decisioni proporzionate con ritorsioni”, ha dichiarato Gentiloni.
La decisione cinese sui brandy
La Cina ha recentemente deciso di imporre misure anti-dumping provvisorie sui brandy importati dall’Ue. Queste misure mirano a proteggere l’industria locale del brandy cinese dalla concorrenza di prodotti importati che potrebbero essere venduti a prezzi inferiori al costo di produzione.
La decisione cinese ha suscitato preoccupazioni nell’Ue, con alcuni che temono che possa innescare una guerra commerciale tra i due blocchi economici. Tuttavia, Gentiloni ha cercato di rassicurare che non ci sono motivi per ritorsioni, sottolineando che l’Ue ha agito in modo responsabile e proporzionato.
Un equilibrio delicato
La decisione cinese sui brandy è un esempio di come le relazioni commerciali tra le grandi potenze economiche siano spesso caratterizzate da un equilibrio delicato. La protezione dell’industria locale è un obiettivo legittimo per ogni paese, ma è importante che le misure adottate siano proporzionate e non danneggino il libero scambio. L’Ue ha dimostrato di essere un partner commerciale affidabile e responsabile, e si auspica che la Cina continui a dialogare con l’Unione Europea per trovare soluzioni comuni che possano tutelare gli interessi di entrambe le parti.